ROMA – Il sogno di una giovane donna camerunense appassionata di calcio che vuole conquistare il “Mbengâ€, l’Europa come viene chiamata dagli africani. E’ il racconto, uscito in libreria in questi giorni di Clariste Soh-Moubé “La trappola L’odissea dell’emigrazione, il respingimento, la rinascita“ pubblicato da Infinito Edizioni. Si tratta di una testimonianza autobiografica dove Clariste racconta i suoi dieci anni vissuti inseguendo l’Europa e terminati con il ritorno in Africa: dal 1998, quando lascia con pochi soldi il Cameroun, fino al rientro nel 2008, dopo essere stata catturata a Tetouan, picchiata e respinta quando era a pochi passi dal realizzare il suo sogno. Il racconto di un viaggio che diventa simbologia della vita, settemila chilometri in otto anni lungo un percorso tortuoso che si sviluppa nel tempo e nello spazio accarezzando l’illusione del Mbeng. Come afferma Dagmawi Yimer nell’introduzione “attraverso il racconto si intravedono tutte le donne e le ragazze compagne di avventura di Clariste, con i loro nomi e cognomi, che hanno lasciato dietro madri, padri, fratelli, figli, prima che questo viaggio le spogliasse di tuttoâ€. La testimonianza di Clariste ci ripropone un grande interrogativo sul futuro del nostro mondo globalizzato che, secondo Giulio Cederna, curatore della prefazione del libro “ha costruito muri altissimi per arginare la libera circolazione degli esseri umaniâ€. Il volume è stato realizzato grazie al patrocinio di organizzazioni di volontariato come ApertaMente, Il mondo nella città e Medici con l’Africa Cuamm che stanno tentando di far arrivare l’autrice in Italia per un ciclo di presentazioni del libro: se verranno risolte le procedure per l’ottenimento del visto, tenendo conto dell’attuale situazioni del Mali, dove risiede, prenderà il via un calendario d’incontri a partire dal 17 maggio a Roma, il 18 a Biella e successivamente a Torino, Milano e nel Veneto tra il 19 e il 26. Clariste Soh-Moube che è nata nel 1979 a Yaoundé (Camerun), oggi, avvicinatasi al cosiddetto altermondialismo, è assistente ricercatrice al Centro Amadou Hampâté Ba (CAHBA) a Bamako (Mali), accanto alla scrittrice maliana Aminata Traoré.