Il nostro sito web utilizza i cookie per migliorare e personalizzare la tua esperienza e per mostrare eventuali annunci pubblicitari. Il nostro sito può includere anche cookie di terze parti, come Google Adsense, Google Analytics e YouTube. Utilizzando il sito web, acconsenti all’uso dei cookie.

Abbiamo aggiornato la nostra Informativa sulla Privacy. Clicca sul pulsante per consultarla.

LA NAUTICA ITALIANA APRE AI MERCATI CINESI

nautica genova GENOVA – Siglato a Genova un accordo tra UCINA, la Confindustria Nautica italiana e la Commissione Commercio cinese della nuova area di Tianjin Binhai. L’accordo prevede, oltre all’avvio di una partnership di cooperazione tra Italia e Cina, il contributo delle nostre industrie per la progettazione e lo sviluppo di infrastrutture portuali  e il consolidamento degli interscambi commerciali. La definizione degli accordi operativi verrà affidata ad un tavolo di lavoro bilaterale UCINA – CCTB al quale potranno partecipare anche i rappresentanti di aziende, enti ed associazioni sia italiane che cinesi. La Cina considera ormai il comparto nautico prioritario per lo sviluppo turistico ed industriale delle maggiori regioni di crescita del Paese e il porto di Tianjiin Bihai rappresente un collegamento tra il nord-est e l’ovest dell’Asia, garantendo così un ottimizzazione dei costi di logistica e gestione delle attività commerciali. L’area, con i suoi 153 chilometri di costa, è considerata il centro economico della Cina del Nord e un importante snodo per lo sviluppo dell’industria e del commercio, oggetto di importanti investimenti soprattutto per la distribuzione ed esposizione di yacht e accessori in Asia: in questo settore  è allo studio un regolamento che potrebbe permettere l’importazione in Cina di yacht usati dall’Italia. “La firma dell’intesa con la Repubblica Popolare Cinese ha l’obiettivo di incentivare opportunità di sviluppo sui nuovi mercati per l’intero comparto dell’industria nautica nazionale che, in Europa, ha margini di crescita ormai molto contenuti” afferma il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni “ e costituisce il presupposto per indicare nuovi percorsi e per favorire lo nascita di quella cultura nautica che oggi in Cina è ancora agli albori e che, se saprà consolidarsi, potrebbe avere ricadute positive”.

Articoli Correlati