Enrico Letta: "E' ora che l'Europa diventi adulta e l'Italia eviti i nazionalismi risorgenti"
- di RED-ROM
- in Società
(PRIMAPRESS) - ROMA - Due libri, una stessa visione per il futuro dell’Europa ma da angolazioni diverse. L’evento organizzato dall’Istituto Affari Internazionali di Roma sul tema:”Europa consigli per il futuro”, non solo ha visto gli autori dei due libri freschi di stampa, “Contro venti e maree” di Enrico Letta (Il Mulino) e S doppiamento, di Sergio Fabbrini (Laterza) ma anche Emma Bonino (European Council on Foreign Relations), Fabrizio Saccomanni (V.Presidente IAI) e Paola Severino (Rettore Luiss Guido Carli) oltre al presidente dello IAI, Nelli Feroci.
“Ci siamo illusi che un’Europa sempre più grande assorbisse le differenze, con il risultato di alimentare la reciproca diffidenza. Dentro il mercato unico ci serve un’unione politica più piccola ma più forte - ha sottolineato il docente di Scienze politiche della Luiss, Fabbrini - La crisi dell’euro, l’arrivo in Europa di milioni di rifugiati e migranti, gli attacchi terroristici nel cuore delle città europee, infine la Brexit, i crescenti populismi e nazionalismi, le eurofobie, l’impatto della presidenza Trump sugli equilibri geopolitici alla base del progetto di integrazione. A partire dal 2008 l’Unione ha affrontato sfide senza precedenti con un assetto legale e istituzionale che alla prova si è rivelato drammaticamente inadeguato”.
Una visione che trova d’accordo Letta ma dalle pagine del suo libro nonostante le mille domande strumentalmente retoriche si coglie in filigrana una dichiarazione di ottimismo: “Siamo di fronte a sfide il cui impatto sull’Italia e sull’Europa è riconducibile all’anno di svolta 1989. Per quanto scioccanti, questi eventi possono aprire per l’Europa nuove e persino affascinanti opportunità. Di certo, nel mondo di oggi sono fondamentali reattività e tempismo. È tempo che l’Europa diventi adulta e cambi strada rispetto a errori e incertezze di questi ultimi anni. E che l’Italia sia in prima fila contro i nazionalismi risorgenti e protagonista nella costruzione di una nuova Unione, più calda e vicina ai cittadini. Ma bisogna non sprecare più tempo”.
Lucida la posizione di Paola Severino che ha parlato di armonizzazione delle leggi in Europa ma soprattutto di regole condivise come quella sull’ antiriciclaggio per fermare i flussi di danaro al terrorismo che così si alimenta. “L’Italia si è dotata dal 1992 di una legge sul riciclaggio mentre non è così per la Germania pensando che queste siano solo cose che riguardano le cosche mafiose italiane”. - (PRIMAPRESS)
“Ci siamo illusi che un’Europa sempre più grande assorbisse le differenze, con il risultato di alimentare la reciproca diffidenza. Dentro il mercato unico ci serve un’unione politica più piccola ma più forte - ha sottolineato il docente di Scienze politiche della Luiss, Fabbrini - La crisi dell’euro, l’arrivo in Europa di milioni di rifugiati e migranti, gli attacchi terroristici nel cuore delle città europee, infine la Brexit, i crescenti populismi e nazionalismi, le eurofobie, l’impatto della presidenza Trump sugli equilibri geopolitici alla base del progetto di integrazione. A partire dal 2008 l’Unione ha affrontato sfide senza precedenti con un assetto legale e istituzionale che alla prova si è rivelato drammaticamente inadeguato”.
Una visione che trova d’accordo Letta ma dalle pagine del suo libro nonostante le mille domande strumentalmente retoriche si coglie in filigrana una dichiarazione di ottimismo: “Siamo di fronte a sfide il cui impatto sull’Italia e sull’Europa è riconducibile all’anno di svolta 1989. Per quanto scioccanti, questi eventi possono aprire per l’Europa nuove e persino affascinanti opportunità. Di certo, nel mondo di oggi sono fondamentali reattività e tempismo. È tempo che l’Europa diventi adulta e cambi strada rispetto a errori e incertezze di questi ultimi anni. E che l’Italia sia in prima fila contro i nazionalismi risorgenti e protagonista nella costruzione di una nuova Unione, più calda e vicina ai cittadini. Ma bisogna non sprecare più tempo”.
Lucida la posizione di Paola Severino che ha parlato di armonizzazione delle leggi in Europa ma soprattutto di regole condivise come quella sull’ antiriciclaggio per fermare i flussi di danaro al terrorismo che così si alimenta. “L’Italia si è dotata dal 1992 di una legge sul riciclaggio mentre non è così per la Germania pensando che queste siano solo cose che riguardano le cosche mafiose italiane”. - (PRIMAPRESS)