Sale la tensione tra Usa e Russia. Il pericolo di una Guerra Fredda cibernetica
- di RED-ROM
- in Mondo
(PRIMAPRESS) - NEW YORK - Si fanno sempre più tesi i rapporti tra Russia e Stati Uniti che si prepara ad una delle più grandi guerre informatiche del XXI° secolo in risposta agli attacchi di spionaggio elettronico ai danni delle elezioni americane. Il lavoro delle diplomazie che in passato sembravano avere un ruolo fondamentale, oggi è sopraffatto dagli strumenti informatici. Il grande orecchio digitale costa meno della rete diplomatica e delle spie alla 007. L’amministrazione di Barack Obama avrebbe dato il via libera alla Central Intelligence Agency (Cia) di studiare un piano per far scattare un’operazione clandestina e senza precedenti destinata a mettere “sotto pressione” Mosca. La Casa Bianca ha apertamente accusato Putin nei giorni scorsi di essere responsabile di interferenze nella campagna presidenziale in vista del voto dell’8 novembre, violando i computer del partito democratico e distribuendo le informazioni sottratte e dannose per la candidata Hillary Clinton a Wikileaks. Dal canto suo Putin lancia il monito di “non scherzare con il fuoco” sull’operazione di hackeraggio decisa dagli Stati Uniti.
Che gli Usa siano decisi ad intraprendere la guerriglia digitale si è appreso direttamente dal vice-presidente Joe Biden, che in una intervista al programma del fine settimana Meet The Press ha affermato come Washington «intenda inviare un messaggio, e questo avverrà nel momento che sceglieremo e in circostanze che ne assicureranno il maggior effetto». I servizi segreti americani sarebbero già in possesso di numerose informazioni e dati considerati dannosi per Putin sulle sue pratiche politiche e non solo. Gli agenti statunitensi potrebbero inoltre muoversi per bloccare gli sforzi di censura interna contro i critici imposti da Mosca sulle reti Internet.
Le prime informazioni trapelate o fatte trapelare ad arte dalla Cia parlano già di una “porta” aperta nei network russi ma c’è cautela perché le intenzioni del governo Obama non sono quelle di una nuova Guerra Fredda tra i due paesi ma di avvertire che la strada di carpire segreti per via cibernetica può essere praticata e subito anche dall’America e il caso Snowden insegna. - (PRIMAPRESS)
Che gli Usa siano decisi ad intraprendere la guerriglia digitale si è appreso direttamente dal vice-presidente Joe Biden, che in una intervista al programma del fine settimana Meet The Press ha affermato come Washington «intenda inviare un messaggio, e questo avverrà nel momento che sceglieremo e in circostanze che ne assicureranno il maggior effetto». I servizi segreti americani sarebbero già in possesso di numerose informazioni e dati considerati dannosi per Putin sulle sue pratiche politiche e non solo. Gli agenti statunitensi potrebbero inoltre muoversi per bloccare gli sforzi di censura interna contro i critici imposti da Mosca sulle reti Internet.
Le prime informazioni trapelate o fatte trapelare ad arte dalla Cia parlano già di una “porta” aperta nei network russi ma c’è cautela perché le intenzioni del governo Obama non sono quelle di una nuova Guerra Fredda tra i due paesi ma di avvertire che la strada di carpire segreti per via cibernetica può essere praticata e subito anche dall’America e il caso Snowden insegna. - (PRIMAPRESS)