SANREMO – Il 62esimo Festival di Sanremo comincia con la gustosa parodia di “Uomini soli†dei Pooh del 1990 cantata da Luca e Paolo che hanno poi continuato con una gag per raccontare ironicamente l’ultimo anno di traversie italiane. Frecciate al vetriolo non sono mancate sia al vecchi che al nuovo governo passando per le citazioni di Roberto Benigni superospite della scorsa edizione. Per poi concludere con un silenzioso monologo conclusosi con il messaggio “Caro Adriano, avevi ragione la foca ha rovinato il paese!â€. Un’apertura un po’ lunga, probabilmente per prendere tempo sui ritardi accumulati dalla macchina sanremese, ma molto gradita dal pubblico presente all’Ariston. Assenza, pressoché scontata di Ivana Mrazova che nel pomeriggio è stata trasferita addirittura in ospedale. Un vero giallo. A sostituirla il duo Canalis–Rodriguez.
Le prime due performance quelle di Dolcenera con “Ci vediamo a casa†e Samuele Bersani con “Un pallone†l’entrata di Rocco Papaleo che tra una battuta e l’altra ha traghettato la kermes verso il secondo duo in gara: Noemi con “Sono solo parole†e Francesco Renga con “La tua bellezzaâ€. Spettacolare presentazione, a sorpresa, di Adriano con filmato apocalittico e di guerra ricco di spettacolari effetti in Dolby Sorround 5.1 per la prima volta utilizzato dalla Rai in mondovisione.
Celentano comincia con la citazione del Vangelo “Gli ultimi saranno i primi†il promo, forse l’ultima, performance del “molleggiatoâ€. Una “parabolaâ€, protagonisti, preti e frati (ministri e politici) per dire che si predica bene ma si razzola male. Poi l’affondo, senza se e senza ma, alla Chiesa rea di pubblicare “giornali inutili come l’Avvenire e Famiglia Cristiana†che, a suo giudizio, andrebbero chiusi. In penombra Elisabetta Canalis alias Italia poi un intermezzo musicale. Rocco Papaleo, ottima spalla, legge il significato dal vocabolario di “potere†e “popolo sovranoâ€. Poi una citazione, presunta, di Pupo che presente in sala insorge ingaggiando un botta e risposta molto affiatato Celentano nel quale si innesta anche Morandi. Un testo molto ben studiato e ben recitato con espliciti riferimenti agli “erroriâ€, tutti italiani, fra i quali la recente bocciatura della Consulta che si è espressa bocciando sonoramente il referendum proposto da un milione e duecentomila firmatari per la modifica della legge elettorale pur consigliandone la modifica. Un altro tema toccato quello degli armamenti con esplicito riferimento ai costosissimi bombardieri d’attacco F35 che l’Italia vorrebbe acquistare. Aerei presenti anche nel filmato di apertura del suo spazio. Poi il brano “Non so più cosa fareâ€, tratto dal nuovo album, che recita “sento che sto precipitando dentro un acquario senza pesci, mentre la radio sta annunciando che laggiù la pace ancora non c’è.â€. E poi “Facciamo finta che sia vero” con il contributo di Franco Battiato, “Ti penso e cambia il mondo” e lo storico “Il forestiero”.
La serata è andata fluida fino alla fine con le interpretazioni di Emma con “Non è l’inferno”, Eugenio Finardi con “E tu lo chiami Dio”, il duo D’Alessio-Bertè con Respirare”, Nina Zilli ” Per sempre”, Pierdavide Carone con Nanì” accompagnato da Lucio Dalla nella veste di maestro d’orchestra, Arisa “La notte” ed infine i Matia Bazar con “Sei tu”.
In chiusura, colpo di scena, annullata l’intera votazione per un problema tecnico no ben precisato. Domani saranno ripetute ed eliminate quattro canzoni anzichè due. Nella seconda serata cominceremo ad ascoltare quattro degli otto giovani.
IL 62^ FESTIVAL APERTO DA LUCA E PAOLO CON UN MESSAGGIO AD ADRIANO. In chiusura televoto annullato
