ROMA – L’arte e i musei come terapia non clinica ma della mente. È questa la mission del progetto promosso dal Ministero della Cultura e promosso con il convegno “La prescrizione dell’arte che cura” aperto oggi presso la Sala della Crociera della Biblioteca di via del Collegio Romano a Roma dalla sottosegretaria del MIC, Lucia Borgonzoni. Quattro panel di direttori di musei ed esperti da Massimo Osama a Luana Toniolo e Andrea Schiapparelli ma anche medici come Giampaolo Martinelli e Paolo Persichetti.
I musei aperti ad incontri come spazi urbani possono diventare terapie anti-stress o rimedi alla solitudine delle relazioni o alla fragilità degli anni – ha spiegato il DG dei Musei del MIC, Osama nel suo intervento ma aggiungendo che in questa ottica sono necessarie nuove figure professionali o anche di professioni come sociologi, psicologi e assistenti sociali che guardino alla ‘terapia dei musei’ come un mezzo di intervento possibile.
I musei come terapia di benessere. Il convegno del MIC: “La prescrizione dell’arte che cura”
