Il nostro sito web utilizza i cookie per migliorare e personalizzare la tua esperienza e per mostrare eventuali annunci pubblicitari. Il nostro sito può includere anche cookie di terze parti, come Google Adsense, Google Analytics e YouTube. Utilizzando il sito web, acconsenti all’uso dei cookie.

Abbiamo aggiornato la nostra Informativa sulla Privacy. Clicca sul pulsante per consultarla.

Epilessia Refrattaria: la Fondazione Enea Tech e Biomedical investe 5 mln di euro nella startup Iama Therapeutics

ROMA – La Fondazione Enea Tech e Biomedical ha annunciato un investimento strategico di 5 milioni di euro nella startup biofarmaceutica Iama Therapeutics, realtà innovativa nata nel 2021 come spin-off dell’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo di nuove terapie farmacologiche per malattie neurologiche complesse come l’epilessia refrattaria, i disturbi dello spettro autistico e altre patologie del neurosviluppo.
Il finanziamento rientra in un round complessivo da 15 milioni di euro, guidato da Indaco Venture Partners SGR e sostenuto, oltre che da Enea Tech, anche da Claris Ventures Sgr e Cdp Venture Capital Sgr – Fondo Evoluzione.
L’azienda si concentra sulla ricerca e sviluppo di terapie farmacologiche per malattie neurologiche complesse, come l’epilessia refrattaria, i disturbi dello spettro autistico e altre patologie del neurosviluppo. Il principale candidato farmaco, IAMA-6, è stato sviluppato e brevettato grazie al lavoro congiunto dei gruppi di ricerca “Brain Development and Disease” e “Molecular Modeling and Drug Discovery” dell’IIT, guidati rispettivamente da Laura Cancedda e Marco De Vivo. Il progetto è stato sostenuto anche da Fondazione Telethon e ha ricevuto riconoscimenti dalla comunità scientifica internazionale, con pubblicazioni su riviste di prestigio come Nature Medicine e Chem

L’investimento della Fondazione contribuirà alla fase di sperimentazione di un inibitore selettivo della proteina NKCC1, che ha già evidenziato risultati preclinici promettenti per il trattamento dei sintomi legati alla sindrome di Down, all’autismo, all’epilessia e a rare malattie del neurosviluppo.
In Italia, si contano circa 500.000 persone affette da epilessia, di cui una quota tra il 15% e il 37% è resistente alle terapie attualmente disponibili. Nel mondo, i pazienti con epilessia attiva sono circa 50 milioni.

 

Articoli Correlati