ROMA – Presentato nell’Aula Consiliare di Palazzo Valentini a Roma l’ultimo libro del giornalista Marcello Foa “La società del ricatto. E come difendersi”. L’ex Presidente della Rai (2018-2021) e voce di “Giù la maschera” – il programma radiofonico su Rai Radio Uno – si è confrontato in un talk con il vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo, Massimiliano Smeriglio, assessore alla cultura di Roma Capitale e il latinista e filologo Luigi Miraglia.
Foa legge sullo sfondo dei comportamenti e delle relazioni di oggi questa presenza disturbante che definisce “ricatto” e attraversa in molti casi la famiglia ma la politica e i media: “ove se non si assume una posizione ortodossa e organica al sistema si rischia di essere immediatamente delegittimati come complottisti e dunque ridotti al silenzio (per annullare qualsiasi possibilità di dialogo con un pensiero divergente ed originale), fino alle realtà di ricatto in senso letterale”. È quest’ultimo il caso di tutti i personaggi pubblici, tra cui politici, giornalisti, amministratori, scrittori sostiene Foa – con il rischio del “character assassination”. Vale a dire, la pratica di distruggere la reputazione, la carriera e la dignità di una persona diffondendone dati, corrispondenze o immagini privatissime, che mai sarebbero dovute pervenire all’attenzione pubblica.
E il dibattito tra il talkers portano l’esempio del caso Francesco Storace, costretto per anni a difendersi nei tribunali da accuse che poi si sono rivelate infondate, vedendolo uscirne pulito ed assolto pienamente su tutti i fronti. “Voglio chiudere con Tolstoj e Gandhi – conclude Foa – sottolineando come il cambiamento è la somma di tutte le singole coscienze che saranno disposte a dar forma a un dibattito pubblico differente ci emanciperà dalla società del ricatto. Non ci sono alternative: o si intraprende questa battaglia di civiltà tutti insieme, o ci si abbandona alla rassegnazione”.
Conclusione inaspettata con il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, giunto fra il pubblico per assistere al dibattito, e divenuto protagonista di una chiosa finale. “Fondamentale è il principio del rispetto umano, che consiste nel mettere la persona al centro di ogni discussione”, afferma chiaramente Valditara, per proseguire: “Mi viene in mente un discorso di Giorgio La Pira nell’Assemblea Costituente, in cui egli sottolineava come la differenza tra uno Stato democratico e uno Stato totalitario è che nel primo è lo Stato ad essere al servizio del cittadino, mentre nel secondo è il cittadino ad essere al servizio dello Stato o del partito. È dunque importante che ci si confronti tra destra e sinistra, anche con vigore, ma senza mai giungere alla delegittimazione dell’avversario come persona”.
Editoria: “La società del ricatto” spiegata da Marcello Foa nel suo ultimo libro
