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Pratiche auto, meno operazioni ma entrate in aumento e UNASCA attacca ACI

  • di RED ROMA
  • in Economia
(PRIMAPRESS) - ROMA – L’ACI nel 2013 avrebbe svolto circa 450 mila pratiche al PRA in meno rispetto all’anno precedente, tuttavia segna a bilancio un aumento di quasi il 25% relativo a “ricavi delle vendite e prestazioni” per “formalità, certificati e visure PRA”. A domandarsi da dove deriva questa anomalia, dando anche una risposta, è l’UNASCA, l’associazione maggiormente rappresentativa in Italia per autoscuole e studi di consulenza automobilistica, che spiega come “Grazie al decreto che lo scorso anno ha previsto un aumento del 30 per cento delle tariffe delle pratiche  PRA, producendo ulteriori entrate all'Aci, quest’ultimo ha potuto chiudere l'ultimo esercizio con un avanzo di gestione pari a circa 20 milioni di euro, in controtendenza rispetto ai disavanzi registrati degli ultimi anni”.  Patente A corredo arriva subito un attacco diretto e frontale da Ottorino Pignoloni, segretario studi Unasca: “Un bel regalo, soprattutto se si pensa che l’aumento delle tariffe è entrato in vigore il 2 aprile 2013 e, quindi, ha potuto dispiegare i suoi benefici effetti per le casse Aci solo per 9 mesi”. Ma gli  effetti benefici  degli aumenti delle pratiche auto non sono  finiti, fanno sapere sempre da Unasca, poiché -  come certifica lo stesso Aci nel documento Budget 2014 -  per l’anno in corso sono previsti ulteriori incrementi  dei “ricavi delle vendite e prestazioni” rispetto al 2012 per la cifra di ulteriori 52 milioni di euro. “Dati che non fanno altro che confermare - sottolinea Pignoloni - quanto abbiamo esposto nel ricorso presentato nel giugno del 2013 al TAR del Lazio, cioè che si è trattato di un regalo non dovuto né giustificato, vista la riduzione dei costi, pari a oltre 71 milioni di euro, che l'Aci, come riportano autorevoli organi di stampa, ha conseguito nell’ultimo triennio. Non rimane che augurarsi - dichiara Pignoloni - che l’anomalia tutta italiana del doppio sistema pubblico, i cui doppi costi ricadono sulle tasche degli utenti e sulle casse dello Stato, oltre che sugli operatori del settore, sia finalmente supera con l’accorpamento dell’Aci/PRA e della Motorizzazione civile così come ha annunciato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, su cui stanno lavorando il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi e il viceministro Riccardo Nencini. Con l’auspicio - conclude il segretario studi dell'Unasca - che si arrivi finalmente a una netta separazione dei ruoli tra il servizio pubblico e quello privato, in linea con le varie proposte, recenti e passate, di revisione alla spesa pubblica”. - (PRIMAPRESS)