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Roma, blitz intimidatorio di Forza Nuova contro le unioni civili

(PRIMAPRESS) - Il blitz di Forza Nuova all'esterno dell'hotel Ergife contro l'evento Gay Wedding ha suscitato reazioni da parte delle associazioni Lgbti che hanno condannato con fermezza l'azione intimidatoria e violenta di questi estremisti militanti, non nuovi a queste azioni minacciose. La capitale si dimostra ancora incapace di spegnere questi focolai di omofobia che potrebbero scatenare altre azioni di discriminazione.

Due manichini impiccati ed uno striscione con la scritta “State uccidendo la famiglia” sono il biglietto da visita intimidatorio di Forza Nuova contro le unioni civili.

L'Associazione Nazionale ANDDOS rivolge la piena solidarietà e vicinanza agli organizzatori della manifestazione, stigmatizzando questo episodio che conferma l'inerzia della Politica nel contrasto all'ondata ondata reazionaria di intolleranza in tutto il Paese.

Proprio nella giornata della prima tavola rotonda nella sede dell'Unar sui profili nazionali ed europei relativi alla legge sulle unioni civili, ci troviamo a commentare purtroppo un fatto gravissimo – afferma il presidente nazionale Mario Marco Canale - inaccettabile episodio che indigna non solo la comunità Lgbti, ma tutta la società civile. Militanti di Forza Nuova accecati di odio hanno esposto dei manichini impiccati con uno striscione infamante: questi gesti violenti dimostrano come ci sia ancora da lottare senza sosta contro quei sindaci che si definiscono obiettori e che sono i principali responsabili di tanto odio, in quanto loro stessi ostacoli principali contro quel cambiamento culturale che sarebbe assolutamente necessario per raggiungere l’obiettivo della piena uguaglianza dei diritti. Resta quanto mai impellente una nuova legge che equipari l’omo-transfobia al razzismo. Per quanto riguarda questa escalation di odio a Roma, continueremo ad insistere per ottenere un incontro diretto con la sindaca Virginia Raggi, fino ad ora troppo assente nell'affrontare le politiche contro le discriminazioni. A Roma si vive ancora in un pericoloso clima di odio nei confronti della comunità Lgbti, quando invece la capitale dovrebbe essere la città trainante sul tema dei diritti”. - (PRIMAPRESS)