Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 1494

artigianato made Italy 4.0 vince la crisi innovando e creando valore sul territorio

(PRIMAPRESS) - L’artigianato made in Italy 4.0 dei nuovi volti del mondo della moda - abbigliamento, calzature e accessori - è in crescita e continua a piacere in tutto il mondo: dalle imprenditrici già affermate agli stilisti emergenti, nonostante le bene note difficoltà del fare impresa in Italia, la creatività italiana è ancora in grado di innovarsi e vincere le sfide di un mercato in continua evoluzione. Il mondo di internet e della nuove tecnologie hanno portato e-commerce, information technology e digitalizzazione ma al contempo anche concorrenza sleale, importazioni parallele oltre violazione di marchi, brevetti: gli artigiani 4.0 sono in grado di coniugare creatività e innovazione per affermarsi sul mercato creando valore sul territorio. Qualità e design tailor made, personalizzazione e cura maniacale per i dettagli, sono i punti di forza che permettono ai marchi emergenti di nascere e crescere sul territorio ma con una forte impronta internazionale: questi valori fanno apprezzare la creatività italiana in tutto il mondo.

Questo quanto emerso durante la tavola rotonda organizzata da CBA Studio Legale e Tributario “Stilisti emergenti tra arte e impresa” che si è svolta a Padova e moderata dall’avv. Ilaria Antonella Belluco, Associate di CBA, con l’intervento di Barbara Sartori, Counsel di CBA, esperta in Intellectual Property and Information Technology.

CBA è uno studio fortemente radicato nel tessuto imprenditoriale locale, a Padova e in Veneto, ma anche in tutto il territorio nazionale ed europeo, grazie alla sede in Germania e strette connessioni con importanti studi legali di tutto il mondo, tra cui Cina, India, Emirati Arabi, Kazakistan, Austria, Francia, UK, USA, Argentina, Brasile e i paesi lungo la Via della Seta”, ha commentato Angelo Bonissoni, Managing Partner di CBA. “Con oltre 150 professionisti che hanno la conoscenza del territorio e delle relative esigenze unita al network mondiale possiamo da una parte accompagnare gli imprenditori nella loro strategia di crescita e internazionalizzazione in paesi che amano il made in Italy e che grazie alla crescita degli ultimi anni sono sempre più "affamati” di fashion, design e tecnologia di alta qualità, e dall'altra di essere propositivi verso gli stessi imprenditori con proposte innovative”.

Anna CapraraDirettrice del Consorzio della Moda, network di circa duecentocinquanta imprese del fashion con sede a Verona, ha dichiarato: "Per poter competere in un mercato sempre più globale è fondamentale aggregare progetti e creare un network di imprese, professionisti e università che accompagni aziende consolidate ma anche stilisti emergenti nel loro percorso di crescita giorno per giorno, organizzando gruppi di acquisto, oltre fornire ad un supporto per i problemi burocratici e richiedere finanziamenti. Da 15 anni siamo un veicolo a livello regionale ma anche nazionale che attraverso forme di contaminazione tra arte e impresa aiuta i giovani imprenditori a liberare le energie e creare valore".

Ilaria Antonella BellucoAssociate di CBA ha commentato: “L’incontro di oggi è l’inizio di un percorso che stiamo intraprendendo a fianco degli imprenditori veneti e italiani che sono stati in grado di resistere e fare impresa in questi anni difficili e ora vogliono fare un salto di qualità a livello internazionale. In un mondo in continua evoluzione, dove internet e il digitale non solo hanno eliminato le distanze e cambiato radicalmente il rapporto tra imprenditore/artigiano e i clienti ma anche stravolto gli stessi processi produttivi, bisogna fare sistema per affrontare le sfide del futuro con la forza di innovare mantenendo la qualità e l’eccellenza che contraddistinguono le PMI italiane”.

Numerosi gli imprenditori e designer che sono intervenuti per raccontare la loro storia di successo tra cui Benedetta Patrassi, stilista fondatrice di Bubino (moda bambino, nel gennaio 2012 vince “Who is on Next?”, moda bambino organizzato da Pitti Immagine, Vogue Bambini e Altaroma), Roberto Businaro, Direttore Generale di Carmen’s (calzaturificio storico che da poco ha inaugurato il suo marchio e aperto negozi monomarca di cui uno in centro a Roma) ma anche il giovane stilista veneto Davide Zocca, Barbara Bonetto, stilista fondatrice di Frangipane  (marchio in vendita in boutique monomarca), Lucia Sandrina, stilista fondatrice di In Detail (abbigliamento donna “etico”), Eva Ajmone, stilista fondatrice di Leontine Vintage (cappelli handmade), Ramona Frigoli di MoMa Gioielli,  Lodovico Zordanazzo fondatore dell’omonimo marchio calzature di lusso, sede a Londra, finalista di “Who is on Next? 2016”, Valentina e Stefania Precoma stiliste fondatrici di Mono Leather Goods (borse artigianali), Maria Vittoria Paolillo stilista fondatrice di MVP Creations (gioielli), Nadine Sciara designer fondatrice di Nadine S. (gioielli), Tatjana Frigo stilista fondatrice di Pinktulip, e Isabella Stanca fondatrice di Solo Blu (costumi da bagno, vendita in negozi monomarca Milano e Porto Cervo).

Hanno preso parte all’evento anche la dott.ssa Federica Gobbo, buyer del gruppo Cappelletto e la dott.ssa Anna Mainenti, che ha presentato il progetto Mero & More,  co-working  per i professionisti della moda. - (PRIMAPRESS)