Trento, all'Istituto Arcivescovile lezione discriminatoria sulle diversità
- di RED COM
- in Consumatori
(PRIMAPRESS) - TRENTO – L’omosessualità è «un disordine nella costruzione della propria identità sessuale» e quindi «è alquanto opportuno accompagnare l’omosessuale perché modifichi il suo orientamento sessuale». È quanto si leggerebbe in un testo usato per fare lezione in una scuola media paritaria di Trento, l’Istituto Arcivescovile. I fatti risalgono, comunque, a fine dell'ultimo anno scolastico, ma sono emersi pubblicamente soltanto adesso dopo la denuncia di una mamma.
“E' inammissibile che in una scuola paritaria, che svolge un ruolo pubblico ed è finanziata con il denaro di tutti i cittadini, si possano impartire insegnamenti omofobi e palesemente discriminatori tuona il presidente Mario Marco Canale di ANDDOS - insegnamenti che istigano all'odio verso gli e le studenti LGBTI e che rischiano come ormai universalmente riconosciuto di indurre alla depressione e al suicidio i nostri ragazzi. Il libro utilizzato dal docente in questione nell'Istituto Arcivescovile di Trento, che pubblichiamo qui alla pagina incriminata, sostiene palesemente le terapie riparative, sconfessate ormai dagli stessi studiosi che le avevano fondate e promosse in tutto il mondo. Non ci stancheremo mai di dire, contro chi ripete che l'omosessualità è una devianza, che l'OMS, la comunità scientifica internazionale e, sopratutto, il buon senso di chi comprende la sofferenza vera delle persone, ha decretato che l'orientamento omosessuale è una variabile naturale del comportamento umano. Impedire che si verifichino certi episodi quindi, diventa una questione morale, che viste le prerogative e le funzioni degli istituti paritari riguarda direttamente la responsabilità delle istituzioni nei confronti del cittadino. Per questo motivo informeremo il Ministero dell'Istruzione sull'accaduto e segnaleremo i fatto all'UNAR affinché apra un'inchiesta”.
L'Associazione Nazionale ANDDOS, forte soprattutto di 140.000 iscritti in tutta Italia, è decisa a non far spegnere i riflettori sull'accaduto, anticipando di voler coinvolgere il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, per far piena luce su questa vicenda che ha destato molto scalpore. - (PRIMAPRESS)
“E' inammissibile che in una scuola paritaria, che svolge un ruolo pubblico ed è finanziata con il denaro di tutti i cittadini, si possano impartire insegnamenti omofobi e palesemente discriminatori tuona il presidente Mario Marco Canale di ANDDOS - insegnamenti che istigano all'odio verso gli e le studenti LGBTI e che rischiano come ormai universalmente riconosciuto di indurre alla depressione e al suicidio i nostri ragazzi. Il libro utilizzato dal docente in questione nell'Istituto Arcivescovile di Trento, che pubblichiamo qui alla pagina incriminata, sostiene palesemente le terapie riparative, sconfessate ormai dagli stessi studiosi che le avevano fondate e promosse in tutto il mondo. Non ci stancheremo mai di dire, contro chi ripete che l'omosessualità è una devianza, che l'OMS, la comunità scientifica internazionale e, sopratutto, il buon senso di chi comprende la sofferenza vera delle persone, ha decretato che l'orientamento omosessuale è una variabile naturale del comportamento umano. Impedire che si verifichino certi episodi quindi, diventa una questione morale, che viste le prerogative e le funzioni degli istituti paritari riguarda direttamente la responsabilità delle istituzioni nei confronti del cittadino. Per questo motivo informeremo il Ministero dell'Istruzione sull'accaduto e segnaleremo i fatto all'UNAR affinché apra un'inchiesta”.
L'Associazione Nazionale ANDDOS, forte soprattutto di 140.000 iscritti in tutta Italia, è decisa a non far spegnere i riflettori sull'accaduto, anticipando di voler coinvolgere il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, per far piena luce su questa vicenda che ha destato molto scalpore. - (PRIMAPRESS)