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Su Alpitour spunta anche l'interesse del big player Tui oltre agli spagnoli Barcelò e Wamos

  • di RED-ROM
  • in Aziende
(PRIMAPRESS) - MILANO - Quella di Alpitour appare sempre di più come una saga. Dopo la firma della lettera d’intenti per l’acquisizione di Eden Viaggi, sembra che sul primo Gruppo italiano guidato da Gabriele Burgio, con un fatturato che si aggira intorno a 1,22 miliardi di euro, potrebbe esserci l’interesse del big player, Tui.  Interesse già espresso anche dagli spagnoli Barcelò e Wamos e dal fondo infrastrutturale Peninsula, già coinvolto nel mercato italiano con la partecipazione in Ntv-italo.Tutto questo mentre i due azionisti, i fondi J.Hirsch e Wise, sarebbero pronti a fare marcia indietro, lasciando orfano il 35,26% del tour operator piemontese, su cui pende anche l’interesse dell’altro socio finanziario, la Asset Italia di Tamburi Investment Partners (Tip), che già detiene il 32,67% delle quote Alpitour.Per il grande tour operator tedesco Tui sarebbe un ritorno alla carica poiché aveva già tentato, nel recente passato, la carta della acquisizione di Alpitour, senza successo. Ora, forte di un giro d’affari consolidato di 18,5 miliardi di euro, potrebbe alzare la posta e lanciare un’offerta più interessante.
Riguardo poi alla transazione su Eden Viaggi, che lo scorso anno ha fatturato intorno ai 400 milioni di euro, è confermata l’avvio della diligence affidata all’advisor Deloitte per la valutazione del ramo tour operating della società di Pesaro guidata da Nardo Filippetti, che rimarrebbe comunque proprietario del settore alberghiero che attualmente conta 20 strutture. - (PRIMAPRESS)