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Dietro i dazi di Trump alla Cina si nasconde la richiesta di aumentare le esportazioni Usa

  • di RED-ROM
  • in Economia
(PRIMAPRESS) - MILANO - Il settimanale focus di intesa San Paolo punta l’attenzione sui dazi USA-Cina: dopo la reciproca imposizione di dazi del 25% su circa 50 miliardi di dollari sulle importazioni tra USA e Cina, la scorsa settimana si è chiusa con la richiesta da parte del Presidente Trump di considerare ulteriori dazi su 100 miliardi di dollari di importazioni cinesi. Il segretario del Tesoro Mnuchin ha successivamente moderato la retorica affermando che non si aspetta una guerra di dazi e ribadendo, da un lato, la volontà degli Stati Uniti di continuare a negoziare con la Cina, e dall’altro che non ci sono azioni imminenti. Si attende ora l’apertura di una fase negoziale tra i paesi che potrebbe forse condurre ad un ridimensionamento delle misure indicate. Se fino ad ora gli USA hanno infatti utilizzato i dazi per ottenere limitazioni volontarie sulle esportazioni di alcuni paesi (ad esempio Corea del Sud), gli obiettivi nei confronti della Cina appaiono meno chiari: le recenti dichiarazioni di Trump sembrano dirette ad ottenere una maggiore apertura della Cina alle esportazioni americane, una eventualità che, nel complesso, potrebbe avere un effetto positivo sull’economia globale. - (PRIMAPRESS)