RAGUSA – La riscoperta di una vacanza immersa nella natura e negli antichi sapori della cucina tradizionale: questo è il senso del nuovo progetto turistico che vuole coniugare food e valorizzazione del territorio, presentato alla stampa dalla famiglia Mancini Nifosì, da tre generazioni proprietaria dell’Eremo della Giubiliana, un resort a 5 stelle che sorge sugli altipiani Iblei alle porte di Ragusa. Qui vengono intercettati i flussi turistici americani, nord europei e tedeschi a conferma che i segmenti alti di offerta specializzata nell’accoglienza non risentono della generale crisi diffusa del turismo. Elemento portante del progetto è il ritorno alle radici della cucina siciliana. “La mia ricerca†spiega il giovane chef ragusano Beppe Cannistra “parte dai sapori della tradizione familiare, i piatti dell’ infanzia, la trippa della nonna, il pesce di Scoglitti ed i savoiardi fatti in casa serviti con il caffè. Una tradizione, alla base della quale c’è la rivalutazione del grano con le tutte le sue varietà locali dimenticate come il russello, la tumminia ma anche i ceci ridotti a granaglie, l’orzo, il farro, la lenticchia o la fava cottaiaâ€. Dalla farina a km 0 e dai granulati misti e semolati integrali prodotti nelle Tenute della Giubiliana, si sviluppa così un lungo lavoro di studio per cuocere il pane azimo e le altre versioni locali di pane di semola, focacce e ravioli ripieni di pesce o verdure oppure le antiche zuppe con le granaglie che ci riportano alle tradizioni contadine del Megreb. Nella granoteca, il nuovo locale restaurato che contiene dieci silos e il mulino (nella foto) dove gli ospiti potranno vedere al lavoro la macina a pietra, lo chef terrà lezioni di cucina per far riscoprire le basi dei prodotti della dieta mediterranea, promossa dall’ Unesco a simbolo di una forte identità territoriale. Gli ultimi restauri della struttura cinquecentesca hanno consentito tra l’altro di aprire al pubblico anche la “Torre della Guardia†con la terrazza, da cui i cavalieri di Malta controllavano il passaggio delle navi pirata. Per favorire le escursioni una aviopista per aerei leggeri verrà messa a disposizione per sorvolare gli altipiani o per raggiungere la vicina isola di Malta. Da non perdere il trekking ai mulini di cava Misericordia, dove i turisti possono usufruire, tra pozze e cascate, di una vera idroterapia naturale all’interno di un comprensorio che diventerà il futuro parco degli Iblei, attraversato dall’antica strada ferrata tutt’ora in uso per Modica.