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DECRETO LIBERALIZZAZIONI: L’IPOTESI BOTTIGLIE CON VUOTO A RENDERE

Tullio Fanelli Sottosegretario Ambiente ROMA – Ultime battute tra Governo, operatori economici e consorzi sul decreto liberalizzazioni che vede animarsi il dibattito anche sul vuoto a rendere per i contenitori di bevande. Se i consorzi non sembrano completamente favorevoli alla cauzione, dal Ministero dell’Ambiente arrivano segnali che questa potrebbe essere la direzione da seguire. E’ quanto è emerso dal convegno: “Vuoto a rendere: opportunità o problema” organizzato dal Kyoto Club di Roma presso la sala del Senato di Palazzo Bologna e che ha visto la partecipazione di Gianni Silvestrini (Kyoto), Roberto De Santis (Conai), Giuseppe Cuzziol (Italgrob), Stefano Ciafani (Legambiente), Daniele Fortini (Federambiente), Filippo Bernocchi (Anci), Alberto Frausin (AssoBirra), Federico Sannella (Birra Peroni), Ettore Fortuna (Mineracqua). Ad introdurre i lavori è stato Francesco Ferrante della Commissione Ambiente del Senato e Vicepresidente del Kyoto Club che ha sottolineato la necessità di un confronto aperto su temi improcrastinabili che dovranno dare risposte alle questione della riduzione dei rifiuti. Le posizioni espresse dal Sottosegretario all’Ambiente, Tullio Fanelli (nella foto) pur nella disponibilità del confronto con gli operatori ed i consorzi, hanno tuttavia mostrato l’intenzione di voler trasformare i processi di raccolta e riciclo del polietilene, le bottiglie in Pet, per raggiungere obiettivi di riciclo che devono passare dall’attuale valore del 45% dichiarato dal Corepla, il consorzio per il riciclo della plastica, ad un più ambizioso 90% di plastica da avviare a riciclo. Azzerando, in sostanza, l’eccessiva forbice tra il prodotto immesso a consumo e l’effettiva raccolta destinata al riciclo. Favorevole all’introduzione della cauzione, Fanelli ha espresso il suo pensiero sul sistema di vuoto a rendere: “Chi dovrà pagare la cauzione ? Chi non restituisce” ha detto il sottosegretario all’Ambiente “e non credo a chi mi obietta che i consumatori non lo faranno”. L’unica possibilità – ha continuato Fanelli – per recuperare numeri importanti di Pet immesso a consumo è di riportare indietro il vuoto. Magari anche con un meccanismo premiante per i consumatori da parte della grande distribuzione”. Nel suo intervento il rappresentante di Governo ha anche osservato che le quote Conai per la raccolta differenziata rappresentano entrate importanti per i bilanci dei Comuni, tuttavia, ha chiarito Fanelli “occorre finalizzare i ricavi agli obiettivi di raccolta” dove la remunerazione non può prescindere dalla qualità della raccolta stessa.

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