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Street Art: in mostra a Roma le opere di Laika. Dall’abbraccio di Zaki e Regeni al conflitto in Ucraina

Street Art: in mostra a Roma le opere di Laika. Dall’abbraccio di Zaki e Regeni al conflitto in Ucraina
(PRIMAPRESS) - ROMA - Si apre l'11 marzo 2023, presso la galleria Rosso20sette la mostra Art is (not) a game della street artist italianaLaika, a cura di Tiziana Cino e Stefano Ferraro, accompagnata da un testo diEdoardo Marcenaro. La Galleria Rosso20sette propone la prima mostra personale di Laika, con una serie di opere in cui ripercorre la sua “arte senza filtri”, contraddistinta da un’ironia a dir poco unica. Oltre ad alcuni dei lavori sopra menzionati, troviamo innanzitutto le opere dedicate ad Angela Davis (“Sweet Black Angel”), Patrick Zaki e Giulio Regeni (“L’abbraccio”), Gino Strada (“Le lacrime di Kabul”), e poi la serie “No eyez on me project” con i ritratti di Greta Thunberg – Barbie girl e Matteo Salvini - Baywatch. In secondo luogo, opere che sono veri e propri manifesti (e non nel senso cartaceo del termine) come “Iustitia” con la statua dal braccio spezzato, “Es ley”, laddove il braccio resta intero, “Mir” con un invito alla pace e al disarmo, il cui sfondo è stato dipinto lanciando sulla tela palle di carta impregnate di vernice: un gesto da intendersi come artistico e non violento. Altri lavori sono dedicati ai migranti, tra questi “Life is not a game”, realizzato sulla cartina geografica dei Balcani, ed “Enea was a refugee” con la figura di Enea che sovrasta la mappa della Grecia. Da ultimo, l’installazione “Futuro”, una tavola optometrica realizzata su legno smaltato, presentata per la prima volta nel 2021 a Francoforte, con le lettere che si riducono sempre più mettendo a dura prova la vista nel leggere una sola parola: “FUTURO”. [...] Ma alla fine guardando le sue opere rimane una sola sensazione, quella di conoscere Laika molto meglio di persone che frequentiamo da anni, di cui (apparentemente) sappiamo vita, morte e miracoli, ma che in realtà non riusciamo a capire in cosa credono o cosa pensano davvero. Una volta usciti dalla Galleria Rosso20sette dopo aver visto la mostra, non pensate che l’artista sia una vostra grande amica?” (dal testo critico di Edoardo Marcenaro)

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia: “Scarpinando e attacchinando di notte nei centri cittadini come nei luoghi dove camminano, dolenti, uomini e donne in cerca di salvezza o dai quali si avvertono i rumori lugubri e mortiferi delle guerre, Laika denuncia violazioni e racconta resistenze, ci indica - realizzandone i volti, ridando così vita a muri fradici e sgretolati - le storie importanti, le persone da difendere. Ogni notte che esce di casa e ingaggia una lotta contro i guardiani del decoro, Laika vince: per quanto un suo ritratto possa essere cancellato, resta nella memoria - (PRIMAPRESS)