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Arte: Fondazione Fendi e Raffaele Curi celebrano la giornata delle Api con una installazione nel Foro Romano

Arte: Fondazione Fendi e Raffaele Curi celebrano la giornata delle Api con una installazione nel Foro Romano
(PRIMAPRESS) - ROMA - In occasione della Giornata Mondiale delle Api, istituita dalle Nazioni Unite per il 20 maggio, la Fondazione Alda Fendi-Esperimenti, presenta una installazione dell’artista Raffaele Curi dal titolo “Nel Foro volano le api d’oro-Teocrito”, collocata all’interno della Torre dei Santi Luca e Martina a Roma. L’opera sarà visitabile (con prenotazione ed ingresso gratuito) fino al 21 giugno 2021. L’apicoltura nel mondo antico rappresenta una delle attività più antiche dell’uomo documentata persino nei grafiti rupestri. Oggi, con la lotta ai pesticidi che rischiano di farle sparire, c’è un impegno a preservarle come identità dell’agricoltura sostenibile. L’iniziativa della Fondazione Fendi e dell’artista Curi va in questa direzione reinterpretando il valore di una cultura antica da difendere. La rappresentazione delle api entra tra le antiche vestigia che testimoniano il potere della Roma antica, in un dialogo con il barocco di Pietro da Cortona, l’architetto che ha progettato la Chiesa dei Santi Luca e Martina, di fronte al Carcere Mamertino dove fu imprigionato San Pietro. Un senso sacrale pervade l’intera installazione che collaziona immagini fotografiche e visioni mutuate dalla storia dell’arte, con uno sguardo sincronico tanto audace da accomunare culture ed epoche diverse e da annullare ogni distanza temporale. I visitatori si trovano a camminare su un tappeto di parole spostate dal vento, mentre l’aria è satura del canto delle api, dei loro dialoghi serrati e a noi incomprensibili, eppure pervasi da una musicalità ipnotica e profonda. La suggestione da cui tutto parte è il verso di un idillio di Teocrito, un frammento poetico che emerge dal tempo e risuona come il vagheggiamento di uno splendore perduto, che l’installazione di Raffaele Curi cerca di afferrare e di far brillare ancora una volta in tutto il suo fulgore. “Api d’oro dal Foro – scrive Curi – con la poetica degli Idilli di Teocrito. Immobile l’ansia di una reminiscenza in un assetto da guerra epocale. Tu tornerai a lenire le ferite con latte e miele d’acacia”. In uno scenario, come quello attuale, di precarietà e incertezze, di turbamenti e conflitti mai sanati, la necessità della poesia si pone come fondamento di umanità, nel desiderio di preservare il mondo in cui abitiamo affinché torni a essere il Paradiso che crediamo di avere perduto, facendo tesoro dell’operosità delle api che diventano un simbolo di forza, di speranza e di vitalità. “Se potessi scegliere, rinascerei ape – dichiara Alda Fendi – ma non ape regina, ape operaia. Laboriosa, intenta a salvare la terra. Nel Foro le api ci fanno visita iniettandoci il polline della vita, prezioso, antesignano di qualsiasi vaccino”. Una metafora che assume forza contemporanea nella grande emergenza di questo tempo sospeso. L’omaggio alla storia e all’arte di Roma si fondono nel messaggio ecologista che vuole passare con forza nella celebrazione della giornata dedicata all’ape. - (PRIMAPRESS)