ROMA – “Non se ne può davvero più, i prezzi dei carburanti hanno raggiunto livelli ormai intollerabili. Non dimentichiamo che ogni aumento agisce da moltiplicatore micidiale sui prezzi e sulle tariffe.†– dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno gli aumenti sono a dir poco impressionanti: la benzina è passata da 1,46 a 1,80 Euro al litro, con un aumento di ben 34 centesimi al litro, dovuti ad un inverosimile incremento della tassazione. Un rincaro che, in termini annui, si traduce in un aggravio di +408 Euro per costi diretti e +327 Euro annui per costi indiretti, per un totale di +735 Euro annui.
Ma la situazione è addirittura peggiore in alcune aree del Paese, dove il prezzo della benzina ha raggiunto quota 1,85-1,87 Euro al litro, anche a causa dell’ulteriore incremento delle accise a livello regionale. In questo caso, il rincaro da febbraio 2011 è di ben 41 centesimi al litro, pari a ricadute di +492 Euro annui per costi diretti e +394 Euro per costi indiretti, per un totale di +886 Euro annui.
Aumenti spaventosi ed insostenibili per le famiglie, soprattutto nella situazione di crisi in cui si trovano.
Per questo è urgente intervenire in maniera determinata in questo settore.
Prima di tutto operando con maggiore determinazione sul versante delle liberalizzazioni, ancora del tutto marginali e poco incisive per quanto riguarda i carburanti.
È necessario aumentare la concorrenza nel settore, permettendo a tutti i gestori di rifornirsi da chi applica il prezzo più conveniente, trasmettendo poi i benefici al consumatore finale.
È quello che succede presso le pompe bianche, che infatti praticano prezzi più bassi di 10-11 centesimi rispetto alla media.
Inoltre bisogna disporre un serio piano di controlli e verifiche sul meccanismo della doppia velocità , per contrastare in maniera decisa le intollerabili speculazioni che spesso si verificano in questo settore, e che hanno raggiunto livelli impressionanti nelle aree maggiormente colpite dal maltempo.
Ma il versante sul quale è necessario intervenire con grande determinazione è quello della tassazione, cresciuta in maniera insopportabile nel corso dell’ultimo anno. Oltre a disporre lo stop più assoluto a nuovi rialzi (non solo delle accise, ma anche dell’IVA), bisogna invertire questa tendenza di crescita, disponendo un rientro della tassazione a livelli decisamente più bassi.
BENZINA: AUMENTI CON RICADUTE IMPRESSIONANTI SULLE TASCHE DEGLI AUTOMOBILISTI E SU PREZZI E TARIFFE
