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ASSOCARBONI: IL GOVERNO DEVE VARARE UN NUOVO PIANO ENERGETICO

assocarboni pres clavarino2 ROMA – Il rilancio del carbone per sopperire al cronico fabbisogno energetico nazionale entra di nuovo nell’agenda della politica e dell’imprenditoria italiana. E’ quanto emerge dal convegno che si è svolto questa mattina a Roma su “Opportunità e nuovi scenari del sistema elettrico italiano”, organizzato dall’Assocarboni che raggruppa oltre novanta aziende che operano nel settore dei combustibili solidi. “L’Italia è l’unico Paese al mondo che dipende per più del 60% nella produzione elettrica dal gas” ha affermato il presidente dell’Associazione Andrea Clavarino (nella foto) “senza l’energia nucleare e con le rinnovabili che costeranno ai contribuenti italiani ben nove miliardi di euro all’anno solo di incentivi, chiediamo con forza al governo di mettere la questione energia al centro degli interventi economici per la crescita presentando con urgenza il nuovo Piano Energetico nazionale”. Dagli ultimi dati resi noti da Assocarboni risulta che la quota di utilizzo del carbone è molto bassa attestandosi intorno al 12% mentre in Europa arriva al 33% e a livello mondiale supera il 40%. Gli operatori del settore pensano che maggiori investimenti sul carbone potrebbero contribuire a far abbassare la fattura energetica italiana che nel 2011 ha raggiunto la cifra record di 63 miliardi di euro con un aumento del 18% rispetto al 2010. E ai rilievi mossi dagli ambientalisti le aziende rispondono presentando i numeri sull’abbattimento delle emissioni inquinanti, che rientrerebbero nei parametri di Kyoto, sperimentati con progetti pilota come quello dell’Enel a Brindisi per l’assorbimento dell’anidride carbonica attraverso le “clean coal technologies” (le cosidette tecnologie del carbone pulito). In questa direzione sembrano muoversi gli interventi di riconversione di alcune centrali strategiche come Saline Joniche, Porto Tolle e Vado Ligure con investimenti di oltre 5 miliardi di euro e la creazione di 5 mila posti di lavoro. “Gli operatori del carbone” sostiene Clavarino “ hanno dimostrato in questi ultimi anni una grande capacità di saper innovare attraverso le nuove tecnologie che stanno consentendo l’utilizzo ambientalmente sostenibile del carbone”

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