PARIGI – Addio a Sebastiano Salgado, il fotografo in bianco e nero che a 28 anni lasciò il lavoro di economista per scattare le sue prime fotografie. E’ il 1972 e Sebastião Salgado, brasiliano di nascita e francese di adozione, decide di dedicare la sua vita alla fotografia. Un viaggio in Africa, per conto della World Bank, gli fa capire di voler diventare un “testimone della condizione umana e dello stato del pianeta”
Una carriera, la sua, durata più di mezzo secolo. Salgado ha documentato con uno sguardo molto personale e una grande sensibilità sociale alcuni dei più profondi mutamenti sociali, economici e ambientali del nostro tempo. Tra i suoi lavori più noti ci sono Workers, Genesis e Migrations, dedicati rispettivamente al lavoro, all’ambiente e alle migrazioni.
Addio a Sebastiano Salgado, il fotografo degli “ultimi” del pianeta
