Destinazioni eco-sostenibili: il Fai incontra David Fantini, il progettista del The Sense Experience in Maremma
- di RED-ROM
- in Viaggi e Turismo

(PRIMAPRESS) - GROSSETO - Il concept spirit del The Sense, la struttura ricettiva nella Maremma Toscana raccontato dall'architetto David Fantini - progettista che ha realizzato questo Experience Resort - nell'incontro del 7 maggio prossimo con il Fondo Ambiente Italiano. Si tratta di una delle strutture che meglio ha interpretato la new wave dell'ospitalità sostenibile integrata nel territorio.
Oggi la proprietà del The Sense è del gruppo Ficcanterri, che lo ha affiliato al brand internazionale di lusso Preferred Hotels & Resorts. Il resort nasce da una ex colonia estiva per i dipendenti Cariplo, nella pineta di Pratoranieri, a due passi dalla suggestiva area di Torre Mozza. È composto da 5 edifici per un totale di 112 camere ed è stato costruito nel rispetto dell’ambiente circostante con scelte sostenibili e a basso impatto ambientale.
Gli edifici preesistenti sono valorizzati da un design in sintonia con la natura: prevalgono il bianco, il verde, il legno, grandi vetrate e terrazzi che si affacciano sul parco e sul mare. Nel progettare il resort, è stato rispettato e valorizzato l’ambiente circostante, un contesto di alto valore paesaggistico: dalla conformazione delle dune conservate e riqualificate al ripristino della flora originaria piantumando vegetali autoctone ed ecotipi locali. Tutte le piante messe a dimora nei giardini - più di 7000 arbusti e perenni di 80 specie diverse - sono state scelte per le loro caratteristiche di resistenza ai venti salmastri e per il basso bisogno idrico, ricreando una barriera frangivento. - (PRIMAPRESS)
Gli edifici preesistenti sono valorizzati da un design in sintonia con la natura: prevalgono il bianco, il verde, il legno, grandi vetrate e terrazzi che si affacciano sul parco e sul mare. Nel progettare il resort, è stato rispettato e valorizzato l’ambiente circostante, un contesto di alto valore paesaggistico: dalla conformazione delle dune conservate e riqualificate al ripristino della flora originaria piantumando vegetali autoctone ed ecotipi locali. Tutte le piante messe a dimora nei giardini - più di 7000 arbusti e perenni di 80 specie diverse - sono state scelte per le loro caratteristiche di resistenza ai venti salmastri e per il basso bisogno idrico, ricreando una barriera frangivento. - (PRIMAPRESS)