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La Birra Peroni diventa tracciabile con la blockchain di pOsti per conoscere tutto il ciclo di produzione

(PRIMAPRESS) - ROMA - Il futuro dei prodotti derivati dall’agricoltura è decisamente green. Non fa eccezione neanche la birra che in questi ultimi anni pur continuando una produzione nella tradizione dei mastri birrai, sta modificando le attenzioni verso il processo e le materie prime all’origine. E’ il caso della ricerca del Campus Peroni che entra nel vivo dei progetti a sostegno della qualità, della sostenibilità e dell’innovazione in ambito agricolo e presenta il primo progetto di tracciabilità in blockchain: “Nastro Azzurro Mais Nostrano - Qualità Certificata”, la special edition per Esselunga. Un progetto frutto della collaborazione con la start-up pOsti, innovativo e ambizioso negli obiettivi che persegue: promuovere la trasparenza di una filiera eccellente, a partire dall’italianità della materia prima; rafforzare la fiducia del consumatore, consentendogli di fruire in modo immediato e real time di informazioni sicure, tracciate e certificate. Con il supporto di pOsti e delle tecnologie innovative è stata tracciata la filiera produttiva, registrando le informazioni tramite la soluzione EY OpsChain Traceability basata su tecnologia Ethereum. I dati acquisiti e tracciati sono raccontati al consumatore attraverso una narrazione digitale, dinamica e interattiva. Ad introdurre il processo di tracciabilità è Federico Sannella, direttore delle relazioni esterne di Birra Peroni: "è grazie alla tecnologia blockchain - che permette di notificare e autenticare le informazioni – che abbiamo scelto di tracciare il Mais Nostrano, ingrediente distintivo e necessario alla produzione di Nastro Azzurro, strutturando un percorso di informazioni che parte dal campo del raccolto e si conclude in stabilimento. Il sistema di tracciabilità, infatti, ha permesso di seguire la produzione sin dalla semina del mais, passando per il raccolto, per il mulino che lo lavora e infine per il birrificio che produce il prodotto finale. Un processo di certificazione che permette di valorizzare sia la qualità dei prodotti utilizzati, sia il lavoro di tutta la filiera agricola interamente italiana che lavora circa mille ettari di campi di mais destinati al Nostrano Peroni, così da permettere un accesso immediato alle informazioni e avere garanzia di trasparenza dell’intero processo produttivo, dal campo alla tavola. Tramite un QR code riportato sulla retro-etichetta della bottiglia viene data la possibilità al consumatore di inserire lo specifico lotto di imbottigliamento, attraverso tecnologia OCR o manualmente, per ottenere in maniera immediata e real time informazioni specifiche sulla bottiglia che è stata acquistata, contrassegnate dal simbolo per renderle - nel corso dello storytelling - agevolmente identificabili. "L’esperienza dell’utente è profonda, coinvolgente. Dal momento dell’accesso viene proiettato nella storia del prodotto, ne ripercorre il ciclo produttivo, approfondisce le sezioni che sono per lui di maggiore interesse, viene geolocalizzato - continua Sannella, - scoprendo così qual è la distanza tra la sua birra e lo stabilimento. Acquisisce una consapevolezza che lo porta a percepire pienamente il valore aggiunto della sua birra Nastro Azzurro Mais Nostrano, dal gusto unico e distintivo. Siamo molto orgogliosi di aver dato vita a questo progetto ed oggi consegniamo ai nostri consumatori un prodotto certificato digitalmente. Con una semplice scannerizzazione del QR code, sarà possibile quindi ripercorrere le fasi produttive di un prodotto simbolo di eccellenza in Italia e nel Mondo. Grazie a questa tecnologia, possiamo promuovere in modo concreto la cultura della sostenibilità e del Made in Italy, nonché presentare agli studenti delle università partner di Campus degli esempi concreti delle ampie possibilità di sviluppo nel settore agricolo” – conclude Sannella. "Il progetto di tracciabilità in blockchain dell’ingrediente distintivo Mais Nostrano promuove la trasparenza di una filiera italiana di eccellenza attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative che, da un lato, certificano i dati acquisiti e tracciati lungo la filiera, dall’altro offrono al consumatore un’esperienza nuova, dinamica e interattiva – ha dichiarato Virgilio Maretto, CEO e Co-founder di posti - L’utente, attraverso un Qr code riportato sulla retro-etichetta della bottiglia e scansionabile da smartphone, scopre il percorso del Mais Nostrano: informazioni certe, tracciate attraverso la soluzione EY OpsChain Traceability, elaborate e narrate attraverso le attività di content creation e storytelling di pOsti. Un progetto che conferma l’innovatività, la lungimiranza e la visione etica di un’azienda attenta ai temi del consumo responsabile, consapevole e sicuro che da sempre promuove il valore del territorio, delle persone, della qualità, della ricerca e della sostenibilità. Siamo onorati di aver contribuito al racconto e alla tutela di una filiera virtuosa, valorizzando l’italianità, la qualità, la sostenibilità dell’ingrediente distintivo della birra premium italiana più bevuta al mondo.” - (PRIMAPRESS)