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Festival: a Calasetta, in Sardegna, la storia dell'esodo tabarchino nelle Culture d'@mare

Festival: a Calasetta, in Sardegna, la storia dell'esodo tabarchino nelle Culture d'@mare
(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - Due appuntamenti tra studenti e food blogger fanno da invito al Festival Culture d’@mare dal 22 al 23 giugno a Calasetta. Siamo nel sud della Sardegna a poca distanza da Cagliari dove 30 esperti di lingua, antropologia, storia di isole e Mediterraneo, ma anche di filosofia, libri, navigazione, gastronomia e viaggi, animeranno un appuntamento che suona come una voglia di ripresa dopo la pandemia. Al centro di questo appuntamento c’è l’epopea dei liguri che nel 1541 vennero mandati da Genova-Pegli sull’isola di Tabarka, in Tunisia, per pescare corallo. Lì rimasero due secoli, poi si distribuirono tra le isole di Nueva Tabarca (in Spagna), di San Pietro e di Sant’Antioco, queste ultime due in Sardegna, dove nel Settecento fondarono i paesi di Carloforte e Calasetta. Oggi si fanno chiamare “tabarchini” e grazie anche all’archivio digitale Ràixe (radici, www.raixe.it) stanno valorizzando una cultura unica nel Mediterraneo. Muovendosi tra la cultura di questi due secoli di storia, è la cucina a fare da filo conduttore alle varie comunità ed è anche il leit motiv  del prologo di Cul-TURE d’@amare, progetto della Cooperativa Millepiedi, finanziato dalla Regione Sardegna.
Da aprile gli allievi dell’Istituto alberghiero Ipia di Sant’Antioco potranno confrontarsi in classe con chef del calibro di Luigi Pomata (già docente all’Etoile di Sottomarina -Venezia- tra le scuole di cucina per professionisti più importanti d’Italia; noto al grande pubblico per aver partecipato alle trasmissioni “La prova del Cuoco”, “La cucina del Gambero Rosso” e “Alice”. Vincitore del campionato mondiale Bocuse d’Or e del Cous cous festival), cuochi come Graziella Cipollina & Graziano Serrenti (del ristorante Ca’ Taborka) e Donatello Maccioni, ristoratore de La Perla di Calasetta.
Il 30 aprile Luigi Pomata, carlofortino che oggi gestisce tre locali a Cagliari, porterà in classe la sua arte nelle preparazioni e presentazioni e la sua filosofia legata ai prodotti locali da intepretare con il massimo della fantasia.
Il cascà (cous cous vegetariano alla carlofortina), il pilau (la sua versione calasettana) e il belu di tonno (lo stomaco) saranno al centro delle lezioni dei tre cuochi, che già dai primi incontri hanno emozionato insegnanti e allievi. Saranno preceduti o seguiti da tre noti food blogger sardi, con circa 170 mila follower:
Checco (Francesco Pruneddu) che si definisce “appassionato d’arte ai fornelli”, Nicoletta Palmas di Bread&butter e Vannisa Biggio con le sue ricette tabarchine doc sulla piattaforma di Giallo Zafferano. 
Si parlerà di focaccia genovese, farinata a base di ceci, ma soprattutto dell’importanza dello storytelling anche in cucina, delle immagini e dei social, di come scattare foto o realizzare video.
A maggio 7 instant doc su questa esperienza e una web serie di 6 puntate sulla rassegna culinaria per inventare il piatto Raixe – ispirato alle ricette della tradizione tabarchina - si potranno vedere su Eja Tv e sulle piattaforme di Cul-TURE d’@amare
Tra le presenze che animeranno il festival, ci sarà la psicologa, coach e scrittrice Selene Calloni Williams, la giornalista e scrittrice Tiziana Alterio, il linguista Fiorenzo Toso, dell’Università di Sassari, l’archeologa ed ex docente di lingue in Tunisia Monique Longerstay, la travel journalist Silvia Ugolotti, il critico d’arte e direttore del MACC Efisio Carbone, l’antropologo Carlo Felice Tiragallo dell’università di Cagliari. Ma non mancheranno maestri d’ascia dalla Spagna e storici da Genova.A fine luglio è previsto l’incontro con il comandante della spedizione nautica, scientifica e culturale Progetto Mediterranea, ideata dallo scrittore e marinaio Simone Perotti, che ha appena avviato una collaborazione con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per la salvaguardia del mare. - (PRIMAPRESS)