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Telecomunicazioni: dal 5G al 6G per i nuovi servizi immersivi predittivi basati sui cognitive computing

  • di Paolo Silvestrelli
  • in Tech
Telecomunicazioni: dal 5G al 6G per i nuovi servizi immersivi predittivi basati sui cognitive computing
(PRIMAPRESS) - ROMA - Mentre c’è ancora attesa per il 5G, già si sente parlare di 6G. Operatori come ATT, China Unicom, FCC, T-Mobile, Verizon, ZTE, e player tecnologici come Apple, Cisco, Ericsson, Facebook, Google, LG, Microsoft, Nokia, Qualcomm, Samsung, oltre all’Università di Oulu (Finlandia come sempre avanti) sono già sulla nuova frontiera dell’innovazione.  Ma qual è lo stato dell’arte? Maria Pia Rossignaud, direttore di Media2000, lo ha chiesto a Fulvio Ananasso, Presidente degli Stati Generali dell’Innovazione. “La rete 6G - sostiene Ananasso - dovrebbe essere disponibile commercialmente negli anni 2028-2030, e permettere di raggiungere  velocità di trasmissione decisamente più alte della rete 5G, nell’ordine dei 100 Gbps e più, cioè circa 10 volte i 10 Gbps max teoricamente raggiungibili con la tecnologia 5G, e oltre 50 volte la versione 5G più veloce attualmente disponibile su onde millimetriche (1,8 Gbps). A luglio 2020 Samsung (“The next hyper-connected experience for all”) ha peraltro indicato obiettivi di velocità di 1.000 Gbps, con latenza inferiore a 100 microsecondi (0,1 msec) — contro 1÷5 msec del 5G. Infine, l’8 dicembre 2020 l’Unione Europea ha lanciato il progetto Hexa-X (Horizon 2020) per definire la roadmap e futuri sviluppi della tecnologia 6G con i principali operatori e fornitori di infrastrutture – Telefonica, Orange, Nokia, Ericsson, ecc. La filosofia sottostante è abbinare elevatissime prestazioni di velocità (centinaia di gigabit al secondo) e istantaneità (latenze notevolmente inferiori al millisecondo) alle nuove frontiere della Scienza dei Dati, abilitando nuovi servizi immersivi predittivi basati sui cognitive computing. - (PRIMAPRESS)