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Terapie Covid-19: che cosa bolle in provetta? Le nuove sperimentazioni autorizzate dall'Aifa

Terapie Covid-19: che cosa bolle in provetta? Le nuove sperimentazioni autorizzate dall'Aifa
(PRIMAPRESS) - ROMA - L’incubo della diffusione di Covid-19 finirà solo con l’arrivo del vaccino. A dirlo era stata la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ma nel frattempo tutti gli istituti di ricerca sono impegnati a sperimentare farmaci già in commercio ed utilizzati per altre terapie ma con buone interazioni con le patologie causate dal coronavirus. In America  il virologo Fauci ha confermato che i pazienti trattati con Remdesivir rispondono positivamente alla terapia e Donald Trump ha dato il via libera per i trattamenti. E in Italia che cosa bolle in provetta?
 L'azienda italiana Advent IRBM di Pomezia e lo Jenner Institute della Oxford University hanno, infatti, annunciato che inizieranno a fine aprile in Inghilterra i test accelerati del prototipo di vaccino anti Covid-19 su 550 volontari sani ma ovviamente in questo caso i tempi saranno più lunghi.
Immediate, invece, le due nuove sperimentazioni cliniche e un programma di uso compassionevole autorizzate da AIFA per il trattamento della malattia COVID-19.
Uno studio che prevede l’utilizzo di sarilumab, un inibitore dell’interleuchina IL6,  sarà condotto presso la Divisione Interdipartimentale di Malattie Infettive ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano mentre un altro studio coordinato in Italia dall’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria – Negrar di Valpolicella (VR), valuterà l’efficacia e la sicurezza della profilassi con idrossiclorochina negli operatori sanitari ad alto rischio.     
A tal proposito l’Agenzia richiama l’attenzione sul fatto che l’uso profilattico di idrossiclorochina deve essere considerato esclusivamente nell’ambito di studi clinici.
Il Solnatide è un altro farmaco attualmente non autorizzato, ma in sviluppo clinico per il trattamento dei sintomi respiratori acuti (ARDS) e dell’edema polmonare prodotti dal Covid-19. - (PRIMAPRESS)