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Salute: apnee notturne e poliuria notturna nascondono sintomi di pressione alta

Salute: apnee notturne e poliuria notturna nascondono sintomi di pressione alta
(PRIMAPRESS) - ROMA – Si chiama Poliuria Notturna e colpisce un’ampia fetta di popolazione già a partire dai 35 ai 49 anni. Nonostante questo fenomeno così diffuso è uno dei disturbi meno riferiti al medico curante. Non c’è un dato che misura in Italia quanti ne siano affetti ma un sondaggio americano ha rivelato che il 66% di chi ne soffre non ne ha mai parlato col medico. Di che cosa si tratta? Il bisogno di urinare una o più volte durante la notte. Una necessità ed è attribuita alla popolazione anziana, come effetto collaterale dell’età e agli uomini con la prostata ingrossata. In realtà il disturbo ha comorbidità con molte altre situazioni cliniche come le apnee notturne e la pressione alta. Disturbi che agiscono come un serpente che si morde la coda e che portano il paziente a cadere in una spirale di disagio e stanchezza. Anche perché i risvegli si verificano nella prima parte della notte, quando il sonno ad onde lente sarebbe il più ristorativo, interferendo con la qualità di vita diurna.
Le apnee notturne alterano la produzione di ormone anti-diuretico, quello che viene secreto durante la notte. Una ricerca sui maschi indiani ha sottolineato come i pazienti con apnee ostruttive (OSA) presentino ipertensione nell’86%, diabete nel 59% e nocturia e altri disturbi del sonno nell’80% dei casi.
Le cause quindi possono essere molteplici: la più nota è l’iperplasia della prostata, ossia l’ingrandimento della ghiandola prostatica, fenomeno generalmente benigno che interessa il 50% degli uomini di mezza età e il 90% di quelli con più di 80 anni. Ma può essere anche la sentinella di problemi come la pressione alta. Un segnale da tenere d’occhio.
"Gli approcci per venirne a capo e alleviare il riposo di chi ne soffre sono diversi e spaziano da quello comportamentale che agisce sulle abitudini e gli stili di vita a quello medico e chirurgico. Parola d’ordine, step graduali e un atteggiamento il più possibile conservativo. Nuove abitudini che prevedano di assumere meno liquidi alla sera, evitare caffeina, alcol e fumo, aumentando l’attività fisica e trattamento medico possono migliorare nettamente i sintomi, il sonno, il riposo, la qualità di vita e non ultimo l’umore. Tra gli interventi nutrizionali si sconsigliano alimenti troppo ricchi di sodio e si raccomanda di limitare carne rossa e amidi specialmente nel pasto serale in favore di grassi polinsaturi e vegetali" sottolinea Salvatore Sansalone, specialista in Urologia all’Università di Torvergata. - (PRIMAPRESS)