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A Pitti Immagine, il futuro maschile tra battaglie per il clima e le nuove dimensioni del retail

(PRIMAPRESS) - FIRENZE - Il 2019 ci ha consegnato una serie di riflessioni da fare sul clima e sui movimenti global che stanno caratterizzando le battaglie per sensibilizzare le governance dei paesi più industrializzati. La moda non potrà prescindere da questi fenomeni anche perché le variazioni del clima hanno determinato una presenza di piogge più incessanti e sbalzi di temperature sempre più repentine. Ed ecco che la moda si adegua con capi spalla che tengono occhio la sostenibilità sostituendo la pelle con l’ecopelle ma anche pronti a ad essere completamente impermeabili nella nostra mobilità urbana. Pitti Immagine Uomo, a Firenze dal 7 al 10 gennaio 2020, va in questa ed altri direzioni offerte dalle prospettive dei player più importanti del menswear e del lifestyle contemporanei. 
Le esperienze si fanno sempre più sfaccettate, capace di svelare le tendenze della prossima stagione e al tempo stesso offrire input per capire, in anteprima, sfide e strategie del retail moda globale. L'edizione invernale del salone si colora di progetti speciali provenienti dalle scene fashion che si distinguono per creatività, rispetto della tradizione e sguardo rivolto al futuro. Le sue sezioni, sempre più precise, offrono una selezione di brand che risponde in maniera puntuale ai desideri del mercato. Mentre il programma di eventi e progetti speciali si arricchisce di protagonisti prestigiosi. In un mondo fluido e veloce, lo stile di Pitti Immagine si conferma la bussola indispensabile per orientare le scelte della fashion community globale.
Il contemporary classic contraddistinguerà le collezioni proposte da Futuro Maschile alla Sala delle Nazioni, Arena Strozzi e Piazzale delle Ronde. Un brand mix inedito e trasversale, che va da outfit ultra-selezionati e di ricerca a quelli con un'anima rivolta allo sportswear.
Al Lyceum, invece, prende forma “Reflections”, un nuovo luogo per mostre, installazioni, conversazioni e spunti. Il suo debutto fa sintesi nel sottotitolo “From waste to new materials” in cui  questa prima edizione della sezione ideata da Andrea Caputo,  propone “Land Flag: From Waste to New Materials”, una riflessione sui consumi e sul riciclo: esposti, come un'isola, i rifiuti in plastica prodotti in una settimana da uno studio professionale con sessanta persone, circondati dai materiali che possono risultare dal loro riutilizzo. Attorno a questa, si svolgerà una serie di talk, dialoghi, monologhi, brevi ma intensi, a cura di Angela Rui, design critic e curator. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con REDA, produttore sostenibile di tessuti. - (PRIMAPRESS)