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Imparare a leggere le bollette: vita da adulti

  • di RED COM
  • in Italia
(PRIMAPRESS) - ROMA - Quando arriva il momento di diventare indipendenti tutte le incombenze domestiche di cui si occupavano prima i genitori diventano un impegno personale che, in alcuni casi, può trasformarsi in un problema. Andare a vivere da soli, infatti, significa anche occuparsi delle utenze, oltre che dei problemi domestici. Si tratta di una cosa che quasi tutti affrontano per la prima volta e che dovranno imparare a gestire in maniera sistematica.
Una delle incombenze amministrative più impegnative sono le bollette, soprattutto se non ci si vuole trovare di fronte a cifre esorbitanti da pagare senza capire da dove provengano, a prescindere, ovviamente, dalla scelta di un fornitore che risulti più conveniente. Sicuramente il primo passo è quello di capire come orientarsi tra tutte le voci che compongono una bolletta energetica e saperla leggere correttamente. Vediamo come si legge una bolletta.

Come leggere le bollette
Le voci presenti in bolletta possono essere individuate in maniera più o meno chiara in dipendenza del gestore e della sua buona volontà a specificarle in dettaglio. Alcune voci sono fisse, perché si tratta di spese e tasse, che vengono stabilite dall’ARERA, l’Ente Statale che si occupa proprio dell’energia. Si tratta dei costi di trasporto e gestione, degli oneri di sistema, delle accise e dell’Iva. La voce riguardante la componente energia, invece, è quella che varia e sulla quale si può risparmiare.

Quindi, quando la bolletta risulta eccessivamente costosa, anche rispetto a quello che si crede di aver consumato, si può pensare di sfruttare una delle offerte di luce e gas proposte da enti certificati e affidabili, scegliendo tra quelle di Acea, ad esempio.
Calcolare il risparmio, infatti, è un passaggio fondamentale per la gestione dei propri consumi energetici e controllare se tra le tariffe messe in offerta ce ne sia una più conveniente è certamente il primo passo da fare.
Occhio al servizio di vendita
A questo punto bisogna isolare la voce variabile e sulla quale è possibile avere un prezzo più basso, dalle altre voci identificandole una ad una. La più importante è la componente energia, che in molte bollette viene denominato “Servizio di vendita”, che è proprio quella su cui si può ottenere un prezzo più basso, o uno sconto per lunghi periodi. Poi c’è il gruppo delle voci aggiuntive, quelle stabilite dall’ARERA, che generalmente vengono raggruppate sotto la voce “Servizi di rete”.

Il Servizio di Vendita è diviso a sua volta in due voci, di cui una rappresenta la quota fissa e l’altra la quota energia. Per controllare i propri consumi effettivi bisogna andarli a cercare nella quota energia. Anche i Servizi di rete sono divisi in varie quote. Pure qui c’è una quota fissa, che varia se il contratto è residenziale o meno, una quota potenza, che dipende dalla potenza disponibile stabilita dal contratto e scelta in fase di stipula dell’accordo e un’altra quota, sempre tra gli oneri, che varia in funzione dello scaglione di consumo di appartenenza. - (PRIMAPRESS)