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Caso Mario Biondo: appello dei genitori a “Chi l’ha Visto” ai ministri Bonafede e Di Maio

  • di RED-ROM
  • in Italia
Caso Mario Biondo: appello dei genitori a “Chi l’ha Visto” ai ministri Bonafede e Di Maio
(PRIMAPRESS) - ROMA - Santina e Giuseppe Biondo, i genitori siciliani del cameraman Mario che il 30 maggio 2013 è stato ritrovato cadavere nella sua abitazione di Madrid, questa sera ospiti nella trasmissione “Chi l’ha Cisto”  su Rai3, condotto da Federica Sciarelli, hanno lanciato un appello al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede e degli Esteri, Luigi Di Maio. A spingere i due genitori a lanciare l’appello è la sequenza di depistaggi, prove alterate o sottratte nelle indagini sia sul fronte spagnolo che italiano. 
Mario Biondo fu trovato “appeso’ con una pashmina alla libreria del salotto. Per la magistratura spagnola si è trattato di suicidio. Ma i segni sul collo del cameraman non coinciderebbero con un tentativo di suicidio. Altra questione è la posizione assunta dalla moglie di Mario, Raquel Sanchez Silva – che ha tagliato i rapporti con la famiglia di Mario e non ha mai mostrato alcun interesse a fare luce sulle misteriose circostanze della morte del marito – perché una delle ipotesi avanzate da qualche media spagnolo è che quella morte sarebbe stata provocata delle fatali conseguenze di un gioco erotico finito male. Ma quella morte potrebbe nascondere altre verità più complesse a giudicare dalle troppe incongruenze dell’inchiesta e delle testimonianze.
L’appello dei due genitori siciliani ai due ministri italiani fa seguito anche alla delusione dei genitori di Giulio Regeni per il ruolo del nostro paese nei confronti dell’Egitto, paese oggi tirato in ballo anche dall’attrice Scarlett Johansson per richiamare l’attenzione sul caso dello studente dell’Università di Bologna, Patrick Zaki, ancora agli arresti senza interrogatorio da diversi mesi nelle carceri del Cairo. In questi appelli si legge tutto lo sconforto nei confronti di un’Italia dal ventre molle nel rivendicare giustizia per i suoi cittadini  nei paesi stranieri . - (PRIMAPRESS)