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Aiuti bis: cronistoria del blitz pre-elettorale di Forza Italia e Pd sulla cancellazione del tetto stipendi dei top manager

  • di RED-ROM
  • in Italia
(PRIMAPRESS) - ROMA - In pieno clima pre-elettorale i partiti fanno passare un emendamento del decreto Aiuti Bis che fa alzare il tono della polemica. A scatenare le proteste è l'eliminazione del tetto di 240 mila euro di top manager e alti funzionari pubblici come capi gabinetto di ministeri e vertici delle forze armate. Per la Cgil il provvedimento "va cancellato". Bombardieri (Uil): "In questo momento di crisi così profonda non possiamo pensare che ci sia qualcuno che possa pensare di aumentare lo stipendio di chi guadagna 240mila euro l’anno". Stessi toni anche per la Cgil di Landini e di Giuseppe Conte, il leader del M5S. Il dito è puntato particolarmente su Forza Italia ed il Partito Democratico ma fanno a gara per scaricare le reciproche responsabilità. Intanto A Palazzo Chigi circola “disappunto” definendo la deroga frutto di una “dinamica squisitamente parlamentare” e di intesa tra i partiti, il Partito democratico punta il dito contro Forza Italia e il ministero dell’Economia e delle Finanze. Un emendamento “di Forza Italia riformulato dal Mef, come tutti gli emendamenti votati oggi con parere favorevole” che i presidente dei gruppi Pd, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, dicono di “non condividere”. I dem annunciano anche la presentazione alla Camera di “un ordine del giorno al dl Aiuti bis, impegnando il governo a modificare la norma e ripristinare il tetto nel primo provvedimento utile e cioè nel dl Aiuti ter“. Interviene anche Matteo Renzi: “Quello è un tetto che avevo messo io, oggi il governo ha fatto questa riformulazione e non avevamo alternativa che votarlo per evitare che saltasse tutto e saltassero 17 miliardi di aiuti alle famiglie”, sottolinea il leader di Italia viva ed ex presidente del Consiglio parlando il collegamento Fb dal Senato. E anche il Mef prende le distanze: il Ministero dell’economia, secondo quanto si apprende, dice di aver dato solo un contributo tecnico sulle coperture. Si tratta di un emendamento parlamentare, spiegano, per la cui attuazione comunque è necessario un provvedimento successivo. La riformulazione dell’emendamento di Forza Italia che toglie il tetto di 240 mila euro agli stipendi dei manager pubblici contenuto del decreto aiuti bis, a quanto apprende l’Ansa, è stato votato in commissione, prima dell’approdo in Aula, da Pd, Fi e Italia viva. Astenuti Fratelli d’Italia, Lega e Movimento 5 stelle. Subito dopo fonti Pd fanno sapere nelle commissioni riunite al Senato (Bilancio e Finanze) l’emendamento “è stato votato da tutti”. In Aula invece si sono registrate poi le astensioni di Fdi, Lega e M5s. In serata c'è la marcia in dietro alla Camera e il governo chiederà di votare l'emendamento per il ripristino del tetto. - (PRIMAPRESS)