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Riciclo plastica, Assorimap scrive al ministro Costa: "Contrazione del comparto del 40% e perdita di quote sui mercati esteri del 20%"

(PRIMAPRESS) - ROMA - L’emergenza sanitaria con l’epidemia da coronavirus sta richiedendo all’intero sistema della raccolta rifiuti una risposta, in termini di servizi e di forza lavoro, pronta a collassare. L’intera filiera da anni è in emergenza a causa di alcune criticità strutturali. In questa situazione non fa eccezione il settore del riciclo meccanico della plastica. A denunciare la fragilità del sistema è Assorimap, l’Associazione Nazionale Riciclatori e Rigeneratori Materie Plastiche che in una lettera aperta al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha sollecitato un intervento per contrastare la perdita di competitività del settore nei confronti delle aziende straniere. Il comparto in questi mesi, secondo l’Associazione, ha perso una significativa quota di mercato estero che si aggira intorno al 20% ed una contrazione delle attività nazionali fino al 40%. “Nell’ultimo biennio - si legge nella nota dell’associazione firmata dal presidente Walter Regis - è peggiorato anche il tasso di utilizzo della capacità produttiva influenzando marcatamente la marginalità economica delle imprese costrette a ridurre gli investimenti per innovazione tecnologica e sopratutto ricerca finalizzata all’obiettivo di economia circolare richiesta dall’Unione Europea”. E’ proprio l’Europa con il suo report sul Green Deal, a richiedere un aumento del 400% del riciclo della plastica al 2030. “Ci sono paesi che stanno cogliendo questa opportunità - aggiunge Regis - e noi abbiamo bisogno di rispondere velocemente a queste trasformazioni con investimenti adeguati”.   - (PRIMAPRESS)