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Il coronavirus fa riaprire al ministro Costa il dossier sulla Plastic Tax

(PRIMAPRESS) - ROMA - Mentre il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ieri ha annunciato l’imminente pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto End of Waste. Il provvedimento, atteso da tempo dal settore che consentirà di aumentare le quote di rifiuti da destinare al recupero di materia, incrementare la qualità dei materiali riciclati e sostenere lo sviluppo e gli investimenti delle aziende della filiera del riciclo, si è anche riaperto il dossier della Plastic Tax. La tassa che poco prima dello scoppio di epidemia da coronavirus, aveva diviso il paese. Ma il virus sembra aver modificato le percezioni tant’è che lo stesso Costa sta rivedendo le posizioni sull’imposta della plastica introdotta con l’ultima legge di bilancio. Ma va precisato che più che altro si tratta di un pensiero “sospeso”. L’allarme lanciato in questi giorni ed in queste ore dai consorzi e dalle associazioni di riciclo, però, stanno spingendo a riflettere sui pericoli che in una situazione di emergenza sanitaria l’attenzione per la filiera dei rifiuti riveste un’importanza determinante.
“Sull’opportunità di una sospensione della Plastic Tax (prevista dal 1° luglio 2020) - sostiene il presidente di Assorimap, walter Regis - non ci sono dubbi; la nuova tempistica potrà favorire, per quanto di nostro interesse, una migliore qualificazione del processo di riciclo in relazione alla prevista detassazione delle plastiche riciclate impiegate, e consentire la definizione delle procedure di verifica dell’effettiva provenienza delle materie prime seconde da processi di riciclo condotti con standard paragonabili a quelli utilizzati dai riciclatori italiani.”     - (PRIMAPRESS)