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Mobilità leggera: il fondo del Decreto Sostegni Bis per il bike sharing aziendale

  • di Paolo Silvestrelli
  • in Ambiente
Mobilità leggera: il fondo del Decreto Sostegni Bis per il bike sharing aziendale
(PRIMAPRESS) - MILANO - La scadenza per beneficiare di sostegni ad un sistema di mobilità leggera nell'ambito delle smart city, si avvicina. Si tratta del fondo da 50 milioni di euro che il Decreto Sostegni Bis dedica alla mobilità leggera per abbattere le emissioni di C02 in pieno spirito di transizione ecologica dettata dal Recovery Plan.
L’occasione è l’articolo 51 del “Decreto Sostegni-bis “Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale”: il Governo, tenuto conto delle misure di contenimento della pandemia, intende consentire una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico di linea e realizzare un più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e didattiche”. Per fare questo, ha previsto uno stanziamento fino a 35 milioni di euro in favore delle imprese e delle pubbliche amministrazioni e di altri 15 milioni di euro destinati alle scuole per finanziare iniziative di mobilità sostenibile come bike sharing, bike pooling, car pooling, car sharing e piedibus.
Per ottenere i fondi già stanziati le aziende, P.A. e istituti scolastici hanno, però, poco tempo: entro il 31 agosto, infatti, devono identificare un mobility manager e predisporre un piano di spostamenti casa-lavoro (PSCL) del proprio personale e casa-scuola del personale scolastico e degli alunni.
È da considerare inoltre che con il precedente Decreto Rilancio la figura del Mobility Manager, incaricata della supervisione del Piano di spostamenti casa-lavoro, è diventata obbligatoria per tutte quelle relatà, private e non, in cui lavorano almeno 100 addetti. Entro il 31 dicembre di ogni anno, inoltre, tutte le aziende e le realtà con più di 100 dipendenti o che hanno sede in Comuni con più di 50.000 abitanti o in un'Area Metropolitana nazionale sono obbligate di adottare un PSCL (Piano Spostamenti Casa Lavoro). 
Il decreto sostegni offre un’opportunità straordinaria a tutte quelle imprese desiderose di incrementare la propria sostenibilità commenta Nico Capogna, CEO di Pin Bike, azienda che ha brevettato un sistema antifrode chilometrica che traccia i percorsi azienda-lavoro - mentre dal canto nostro siamo in grado di fornire al mobility manager incaricato uno strumento già pronto, di facile implementazione in azienda perché già rodato sul campo, un brevetto esclusivo che permette di certificare la mobilità dei collaboratori su due e quattro ruote, garantendo un tracciamento infallibile e a prova di frodeAbbiamo esteso il nostro sistema al car pooling per venire incontro alle esigenze di quelle realtà che non si trovano all’interno delle città e che vengono raggiunte ogni giorno da persone che abitano all’interno di un bacino più ampio e che devono coprire lunghe distanze” – conclude Capogna. 


È qui che entra in gioco Pin Bike, che vanta una forte esperienza di gestione in ambito P.A. Pin Bike è attivo in diversi comuni italiani: Bari, Foggia, Pescara, Bergamo e negli undici comuni del Patto della Zona Ovest nell’Area Metropolitana di Torino. In ambito aziendale, Pin Bike gestisce il progetto per il rillascio di incentivi al bike to work di AUSL di Bologna e AOUBO-IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, che contano complessivamente oltre 9000 lavoratori. Il prossimo anno, inoltre, Pin Bike varcherà i confini nazionali avviando progetti pilota per rilasciare incentivi al bike to work per i cittadini di Istanbul, Tallinn e Braga attraverso un fondo dell’EIT-Istituto europeo di innovazione e tecnologia dedicato alla urban mobility.
Pin Bike, in occasione del decreto sostegni, tramite delle partnership con aziende rinomate nel settore, offrirà corsi di formazione per i mobility manager aziendali e la redazione dei piani di spostamenti casa lavoro che tengano conto di ogni esigenza aziendale, integrando tutte le modalità di trasporto presenti in azienda - auto di proprietà, auto aziendali, biciclette, bici condivisa - in un unico progetto che sia certificato e facilmente rendicontabile, documentazione necessaria per l’accesso al fondo previsto da Decreto sostegni.
Una volta ottenuti i fondi, l’azienda potrà contare su un sistema integrato di mobilità - bike to work e car pooling - che prevede, a regime, un hardware (da montare sulle biciclette, a prova di frodi), un software (app iOS/Android nel caso del carpooling) e un portale web di monitoraggio(dashboard) a disposizione del mobility manager/responsabile risorse umane. 
È necessario, infatti, ricordare che gli incentivi guadagnati con Pin Bike sono esentasse e possono entrare nel calcolo dei fringe benefitper i quali la recente Legge di conversione del Decreto sostegni del 19 maggio ha confermato nel 2021 il raddoppio, fissando a 516,46 euro la soglia entro la quale beni e servizi riconosciuti ai lavoratori non concorrono a formare reddito (a fronte dei 258,23 originari).
Il decreto sostegni offre un’opportunità straordinaria a tutte quelle imprese desiderose di incrementare la propria sostenibilità commenta Nico Capogna, CEO di Pin Bike - mentre dal canto nostro siamo in grado di fornire al mobility manager incaricato uno strumento già pronto, di facile implementazione in azienda perché già rodato sul campo, un brevetto esclusivo che permette di certificare la mobilità dei collaboratori su due e quattro ruote, garantendo un tracciamento infallibile e a prova di frodeAbbiamo esteso il nostro sistema al car pooling per venire incontro alle esigenze di quelle realtà che non si trovano all’interno delle città e che vengono raggiunte ogni giorno da persone che abitano all’interno di un bacino più ampio e che devono coprire lunghe distanze” – conclude Capogna. 

Pin Bike Pin Bike è il sistema antifrode, brevettato e certificante che permette di rilasciare incentivi chilometrici agli utenti/cittadini che utilizzano la bicicletta di proprietà o l’auto condivisa per gli spostamenti urbani (bike to work ma anche tratte generiche effettuate all'interno del perimetro urbano) ed extra-urbani. L’obiettivo di Pin Bike è affiancare P.A., imprese e scuole nell’incentivazione della mobilità sostenibile, con un'iniziativa di “gamification”.  Oltre la mobilità sostenibile si rilancia il commercio locale e di prossimità, vincolando gli incentivi ad essere spesi solo nel proprio territorio di appartenenza.  Pin Bike è una startup ideata da Nico Capogna, pugliese, ambientalista e ciclista urbano. Tra i premi ricevuti: l’Innovation Business Award di ANGI - associazione Nazionale Giovani Innovatori, Digithon 2019, Tim WCap 2019, Treno Verde di Legambiente 2019, StartCup Puglia 2018, il Premio PA Sostenibile 2018 e il premio Ready to start – Wake Up 2018 promosso dal Rotary International.   - (PRIMAPRESS)