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Ecomondo, al via alla Fiera di Rimini nel segno di Cop26 e delle start up green Made in Italy

  • di Paolo Silvestrelli
  • in Ambiente
Ecomondo, al via alla Fiera di Rimini nel segno di Cop26 e delle start up green Made in Italy
(PRIMAPRESS) - RIMINI - L'apertura di Ecomondo, la rassegna di Fiera di Rimini dedicata all'ecologia (26-29 ottobre) cade a ridosso dell'appuntamento mondiale di Cop26 a Glasgow dove bisognerà fare i conti con molte delle previsioni di riduzione di CO2 entro il 2030. Ma intanto questa mattina l'Osservatorio Metterologico Mondiale di Ginevra ha già lanciato un allarme sugli effetti del gas serra andato oltre i limiti fissati. La sensazione, fatta eccezione per pochi paesi che stanno fissando una roadmap per osservare il piano di riduzione di emissioni, è che in tanti non hanno ancora messo mano a politiche di intervento serie a cominciare dalla decarbonizzazione. In Italia alcuni settori maturi nell'industria privata, come carta, plastica e alluminio stanno facendo registrare già considerevoli risparmi rispondendo ad un sentiment più diffuso tra fasce alte di consumatori e giovani in particolare che alla politica che si trascina indietro vecchie contraddizioni sul libero mercato. E' proprio tra necessità e creatività che Ecomondo e Key Energy quest'anno danno spazio al mondo dalle start up italiane più solide della Green Economy. Ecco alcune delle innovazioni nate dalla creatività green. Ad esempio da un cestino della spazzatura si ottengono in casa materie prime seconde derivate dagli scarti smistati dall´intelligenza artificiale, mentre con altre frazioni di rifiuti si produce energia elettrica. Nei campi agricoli preparati con mezzi a batterie al litio, il controllo della produzione si fa da smartphone, mentre sui campi sportivi si corre su piste ricavate da suole di scarpe sportive. Dagli abiti smessi si recupera il 100% delle fibre tessili, che diventano oggetti di design su richiesta del cliente. Nelle città turistiche, infine, i bagni pubblici in fibra di canapa e alimentati da pannelli solari si spostano dove serve, su ruote. Competenze tecnologiche e innovazione delle start up, tuttavia, dovrebbero incrociare il mondo degli investimenti ma non sempre questo accade per la difficoltà di matching ma anche per lo scarso interesse della pubblica amministrazione a incubare soluzioni di lungo periodo. Per la sezione dedicata alle tecnologie per la gestione smart e valorizzazione dei rifiuti urbani o industriali, oltre alla Andaco . Ekoplastic e Re Learn, a Ecomondo si incontramo le milanesi Frieco Società Benefit che con più soluzioni opera nella filiera della triturazione dove vanta anche un brevetto, Grycle ha un cestino smart per separare i rifiuti e More for the Planet che ha un brevetto per il trattamento dei rifiuti industriali. E ancora le emiliano-romagnole Eso Recycling di Rimini che trasforma vecchie scarpe da jogging in pavimentazione per l´atletica, Zero3 di Ravenna realizza sensori per captare il gas e Basca di Modena che lascia alle macchine il lavaggio delle cisterne industriali; le venete 9-Tech di Venezia e K-INN Tech di Padova sono rispettivamente impegnate nello smaltimento degli impianti fotovoltaici e, per lo spin-off dell´Università di Padova che lavora con i catalizzatori per abbattere gli inquinanti gassosi. La Wizard di Ancona compatta i rifiuti all´interno delle aziende con risparmio di spazi e performance, Nazena di Trento e la genovese Futuredata, danno rispettivamente nuova vita ai rifiuti tessili e a quelli elettronici. Infine, la praghese Cyrkl. Per la sezione Agrifood, Agricolus di Perugia e la milanese Algaria. Per soluzioni nel campo della bioeconomia, la BOW di Napoli e Nabiotech di Brescia. KiRa Technology di Cesena ha realizzato microgeneratori domestici che utilizzano biomasse e la torinese NTA Technical Solutions servizi di pulizia industriale a basso consumo di acqua. Per la sezione dedicata al solare e storage, sempre nella Hall Sud oltre a LIF Energy si trovano le torinesi i-TES, che produce batterie a cambiamento di fase e Sunspeker che realizza stazioni di ricarica per veicoli elettrici e la eGreen Chain di Macerata che opera nella consulenza per l´installazione degli impianti. Per i sistemi di monitoraggio digitale, a Rimini, espongono la bresciana R4 e Spartan Tech di Milano che, rispettivamente, monitorano e gestiscono il ciclo dei rifiuti. Sul fronte dell´efficienza energetica, troviamo la milanese Ener2crowd che su una piattaforma fa incontrare domanda e offerta ai fondi di investimento green e IOOTA . Jarvis che a Bologna applica la IoT agli edifici. Per la micromobilità, FB Innovation - Pin Bike di Bari. Mentre la milanese Mugo ha realizzato un software che stima l´impronta di carbonio dei nostri stili di vita. La maceratese Rost realizza una motozappa 4.0 al litio adatta alle serre, e la ravennate Beeing realizza infine arnie urbane da osservazione per scongiurare l´estinzione delle api. - (PRIMAPRESS)