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Il futuro nero dell'Italia dei giovani disegnato da Eurostat. Precari nel lavoro e non formati

  • di RED-ROM
  • in Società
(PRIMAPRESS) - ROMA - A guardare nella sfera di vetro per sapere quale futuro si aspetta l’Italia prossima ventura, c’è una sensazione di vuoto. L’Italia, infatti, si conferma maglia nera fra i Paesi Ue per i giovani fra i 18 e i 24 anni che non studiano e non cercano lavoro, i cosiddetti Neet, generazione tra i 15 e i 19 anni che non studiano e non lavorano. A dirlo è un'indagine di Eurostat.  L'anno scorso erano il 25,7%, contro una media europea pari al 14,3%. A livello Ue, nel 2017 circa 5,5 milioni di giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni (pari al 14,3%) non erano né occupati né stavano seguendo un percorso di istruzione o formazione.Una percentuale simile a quella italiana nel 2018 si registra a Cipro, dove i Neet sono il 22,7%, seguono poi Grecia (21,4%), Croazia (20,2%), Romania (19,3%) e Bulgaria (18,6%). Un tasso Neet superiore al 15% è stato registrato anche in Spagna (17,1%), Francia (15,6%) e Slovacchia (15,3%).Al contrario, la percentuale più bassa di Neet si registra nei Paesi Bassi (5,3%), davanti a Slovenia (8%), Austria (8,1%), Lussemburgo e Svezia (entrambi a 8,2%), Repubblica Ceca (8,3 %), Malta (8,5%), Germania (8,6%) e Danimarca (9,2%). - (PRIMAPRESS)