'NDRANGHETA: ARRESTATO SEBASTIANO PELLE,RICERCATO DA 16 ANNI
- di RED
- in Primo Piano
(PRIMAPRESS) - 
REGGIO CALABRIA - E' stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros, nella tarda serata di ieri, il boss Sebastiano Pelle, capo dell'omonima cosca di San Luca. ''La cattura di questi grandi latitanti - ha spiegato Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, che ha coordinato le indagini, intervistato da Sky Tg24 - dimostrano la capacita' dello Stato di mantenere e rafforzare il controllo del territorio e di rendere effettive le decisioni prese come sentenze di condanna o misure cautelari''. Pelle ''era latitante da 16 anni e legato alla piu' grande e importante cosca della 'ndranghera''. Il boss era ricercato per traffico internazionale di stupefacenti, ''l'attivita' piu' caratteristica della 'ndrangheta calabrese''. La cattura e' avvenuta ieri sera nella zona del porto di Reggio Calabria. ''Una situazione che si chiarira' con lo sviluppo delle indagini - ha concluso il procuratore - e che comunque conferma che i latitanti calabresi si muovono sul territorio, non solo sulle montagne di San Luca o nei bunker, ma in mezzo alla gente''. - (PRIMAPRESS)
REGGIO CALABRIA - E' stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros, nella tarda serata di ieri, il boss Sebastiano Pelle, capo dell'omonima cosca di San Luca. ''La cattura di questi grandi latitanti - ha spiegato Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, che ha coordinato le indagini, intervistato da Sky Tg24 - dimostrano la capacita' dello Stato di mantenere e rafforzare il controllo del territorio e di rendere effettive le decisioni prese come sentenze di condanna o misure cautelari''. Pelle ''era latitante da 16 anni e legato alla piu' grande e importante cosca della 'ndranghera''. Il boss era ricercato per traffico internazionale di stupefacenti, ''l'attivita' piu' caratteristica della 'ndrangheta calabrese''. La cattura e' avvenuta ieri sera nella zona del porto di Reggio Calabria. ''Una situazione che si chiarira' con lo sviluppo delle indagini - ha concluso il procuratore - e che comunque conferma che i latitanti calabresi si muovono sul territorio, non solo sulle montagne di San Luca o nei bunker, ma in mezzo alla gente''. - (PRIMAPRESS)
