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Global Health Summit, la “Dichiarazione di Roma” dice no ai nazionalismi nella sanità

Global Health Summit, la “Dichiarazione di Roma” dice no ai nazionalismi nella sanità
(PRIMAPRESS) - ROMA - La Dichiarazione di Roma è importante, ora agire concretamente".Così la presidente della Commissione Ue von der Leyen al termine del Global Health Summit "Flessibilità" nei brevetti dei vaccini, "ma dobbiamo garantire il sistema sulla proprietà intellettuale",afferma. Nella produzione di vaccini, non devono esserci blocchi di componenti. La Dichiarazione di Roma "è un no al nazionalismo sanitario e a divieti di esportazione". Avremo un certificato europeo a giugno,sul suo Green Pass "l'Italia sta facendo un lavoro eccellente". Ma qual è il contenuto della Dichiarazione di Roma che è stata firmata dai leader del G20 è di altri Stati? Noi, leader del G20 e di altri stati, alla presenza dei capi delle organizzazioni internazionali e regionali riuniti al summit: “Riaffermare che la pandemia continua ad essere una crisi sanitaria e socioeconomica globale senza precedenti, con effetti diretti e indiretti sproporzionati sui più vulnerabili, su donne, ragazze e bambini, nonché sui lavoratori in prima linea e sugli anziani.  Non sarà finita finché tutti i paesi non saranno in grado di tenere la malattia sotto controllo e quindi la vaccinazione su larga scala, globale, sicura, efficace ed equa in combinazione con altre misure di salute pubblica appropriate rimane la nostra massima priorità, insieme a un ritorno a una forte,  crescita sostenibile, equilibrata e inclusiva”. - (PRIMAPRESS)