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Decreto Rilancio, Patuanelli respinge l'accusa di lentezza ma le imprese accusano i ritardi

Decreto Rilancio, Patuanelli respinge l'accusa di lentezza ma le imprese accusano i ritardi
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il Decreto Rilancio da 55 miliardi che dovrebbe essere portato al Colle per la firma del Presidente della Repubblica, per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è "la manovra finanziaria più ampia fatta da questo Paese. Parlare di lentezza non credo sia corrispondente alla realtà dei fatti". E’ così che il ministro dello Sviluppo economico, Patuanelli ha risposto alle contestazioni che arrivano dall’opposizione ma anche da diverse categorie del mondo dell’impresa. La replica arriva dallo chef stellato Vissani che ha deciso di non riaprire con il suo ristorante: “Chi governa non ha mai fatto impresa. Non sa cosa significa restare chiusi per tre mesi e continuare a pagare oneri e tasse. La realtà dei fatti è che a fine giugno saremo ancora nelle stesse condizioni. E’ questa la realtà dei fatti non quella raccontata dalle poltrone”. Lo scontro a distanza dei ristoratori e non solo, è anche sui protocolli di sicurezza pensati in modo insostenibile e con i rischi per i datori di lavoro. Patuamelli replica: ”Le aziende che rispettano i protocolli di sicurezza non possono essere ritenute responsabili” ma l’eventuale contenzioso per cause di lavoro non potrebbe veder sostenuta questa tesi. - (PRIMAPRESS)