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Covid, i nuovi focolai in Cina fanno salire la tensione in Italia. Ricciardi: "Puntiamo al vaccino"

Covid, i nuovi focolai in Cina fanno salire la tensione in Italia. Ricciardi: "Puntiamo al vaccino"
(PRIMAPRESS) - ROMA - Quanto sta accadendo in Cina, in queste ore torna, a far crescere anche in Italia l’incubo di una seconda ondata della propagazione del virus. Alcuni quartieri di Pechino sono stati sottoposti ad un nuovo confinamento e il timore che la terza fase in Italia possa far ripiombare in un nuovo lockdown mette agitazione perché il nostro paese non avrebbe la stessa forza di sopportarlo secondo il parere degli psicologi. La preoccupazione che si possa avere una recrudescenza del virus in autunno? A rispondere è il consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi: "Bisogna evitarla e non credo arrivi. Magari avremo tante piccole ondine”.
L’Italia al momento si sta attrezzando ad una seconda ondata guardando al vaccino. Insieme a Francia, Germania e Olanda è stato firmato un accordo con la società AstraZeneca per l'acquisto di 400 milioni di dosi di vaccino anti-coronavirus. C’è da dire che l’antivirus dell’accordo è ancora in fase di test e per cui bisognerà che alla fine di tutto il percorso sperimentale venga validato. Intanto si sta sperimentando come conferma lo stesso Ricciardi, su 10 mila persone e si dovranno vedere i risultati.
Una corsa contro il tempo, dunque, che tiene con il fiato sospeso perché nel frattempo anche a Roma si sono riaccesi dei focolai e quindi bisognerà continuare a fare tamponi per capire dove ci sono sacche di resistenza del virus.
"I primi a ricevere il vaccino- spiega Ricciardi -  dovranno essere i lavoratori della sanità e poi le persone a rischio per età o perché colpite da certe patologie e le forze dell'ordine".
Stabilire quando il vaccino arriverà dopo questo lungo processo in Italia è difficile. Quindi, nel frattempo, l’invito è alla massima cautela. - (PRIMAPRESS)