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Roma: sindacati e amministrazione ai ferri corti. De Santis (Personale): "Questa Giunta ha rimosso le posizioni di rendita"

Roma: sindacati e amministrazione ai ferri corti. De Santis (Personale): "Questa Giunta ha rimosso le posizioni di rendita"
(PRIMAPRESS) - ROMA – La protesta dei sindacati  confederali promossa oggi in Piazza del Campidoglio ha rimesso ai ferri corti le rappresentanze dei lavoratori con l'amministrazione comunale capitolina.
Le motivazioni che hanno mosso i sindacati, come si legge da una nota della Cisl, sono stati i tagli ai servizi nel bilancio di previsione 2021-23 e sulla crisi di sistema delle aziende partecipate. Di qui la reazione dell'Assessore al Personale di Roma Capitale, Antonio De Santis: “Nelle ultime settimane, le posizioni dei Sindacati Confederali paiono scontrarsi nettamente con la realtà: lamentano tagli in bilancio al sociale di fatto inesistenti. La manifestazione di protesta organizzata oggi in Piazza del Campidoglio, fomentata anche da forze politiche interessate alla mistificazione, fa male ai cittadini e ai lavoratori poiché per quest’Amministrazione il sociale è stato fin dall’inizio, e sarà sempre, una priorità. Spaventare le persone fragili e in difficoltà agitando una riduzione di fondi dedicati a loro che non trova riscontro nella realtà (che abbiamo dimostrato cifre alla mano) oltre ad essere eticamente discutibile, rischia di complicare l’ottimo lavoro svolto sin qui con le categorie sindacali nei tanti settori di Roma Capitale dove si sono stabilite sinergie importanti a beneficio della collettività". De Santis rivendica i risultati raggiunti dall'amministrazione a beneficio dei cittadini e sottolinea l'intollerabilità di "posizioni di rendita" a discapito dell'interesse collettivo. "Questa Giunta - contina l'assessore al Personale -  dopo oltre 4 anni di lavoro, è riuscita a stabilire un metodo di lavoro trasparente ed onesto con i lavoratori e con molti sindacati di categoria, una prassi che tutela gli interessi degli utenti e ora che tutto ciò è diventato la norma. Il resto è mera propaganda in danno di tutti”. - (PRIMAPRESS)