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Manovra: dopo Cgil e Uil ora anche Confindustria critica l'azione di governo. E i partiti stanno a guardare

Manovra: dopo Cgil e Uil ora anche Confindustria critica l'azione di governo. E i partiti stanno a guardare
(PRIMAPRESS) - ROMA - Questa volta le critiche sulla manobra economica non arrivano solo da Cgil e Uil ma anche dagli industriali. I partiti di maggioranza appiattiti sulle posizioni di governo hanno esercitato una pressione blanda e poco incisiva su quelli che dovevano essere i punti fermi per un rilancio del paese in un momento di profonda destabilizzazione a causa della pandemia che. Il Pil sbandierato ad oltre il 6% di fatto non ha prodotto ancora nessun effetto sulla microeconomia in forte sofferenza e con le cartelle esattoriali che puntuali arrivano a destinazione.
Questa volta ad appuntare le critiche sulla manovra di governo è Bonomi che rileva un' assenza di programmazione per giovani e donne. "Non ci sono provvedimenti per sostenere giovani e donne in questa legge di Bilancio", ha detto il presidente di Confindustria, Bonomi,all'assemblea a Genova. "416 mln per il sostegno alla prima casa e 10 giorni di congedo parentale non sono politiche per sostenerli". Poi critiche sul Dl antilocalizzazione ritenuto dannoso per le imprese."E' un'altra battaglia identitaria". "Se si volesse perseguire un obiettivo comune, allora si aprirebbe un confronto con noi". Si fa sempre pù consistente il convincimento di azioni di governo che non tengono conto delle parti sociali ma che ancor peggio non guardano ad una visione di insieme in cui i dati offrono la visione di un paese "vecchio" e senza scenari futuri. - (PRIMAPRESS)