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Trattative ancora in corso per il rilascio degli ostaggi delle poste di Pieve Modolena

  • di RED-ROM
  • in Italia
(PRIMAPRESS) - REGGIO EMILIA - E’ ancora in una situazione di stallo il sequestro di quattro persone dell’ufficio postale di Pieve Modolena. Francesco Amato, condannato il 31 ottobre a 19 anni nel processo "Aemilia" per la presenza della 'ndrangheta al Nord Italia, è entrato negli uffici  di via Fratelli Cervi poco dopo le 9 di questa mattina tenendo in ostaggio con un coltello cinque dipendenti per poi liberare la cassiera Annalisa Coluzzo (54 anni) dopo qualche ora. Da ore durano le trattative con carabinieri e polizia e sarebbe anche già pronta una unità per fare irruzione negli uffici. La situazione sarebbe "sotto controllo": Amato, che - riferiscono i carabinieri - non sembra in uno stato molto lucido, tuttavia, come ha potuto raccontare la dirigente postale anche lei tra gli ostaggi di Amato, questi avrebbe chiesto di “parlare con dei politici sulla condanna, a suo dire ingiusta”. La stessa funzionaria postale non sembra impensierita dalla situazione anche se questa mattina il sequestratore entrato in azione avrebbe pronunciato la frase “vi ammazzo tutti”. I parenti di Amato hanno chiarito che il gesto aveva l’obiettivo di dichiare la sua estraneità all’organizzazione n’dranghetista così come rilevato nella sentenza che lo condannava a 19 anni.  - (PRIMAPRESS)