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La tragedia dei migranti nel saluto di Sergio Mattarella a Matera Capitale della Cultura

(PRIMAPRESS) - MATERA - Il pensiero del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente alla cerimonia della prima serata di programma di celebrazioni di Matera Capitale della Cultura, va alle 170 vittime in due naufragi che si sono consumate in due giorni nel Mediterraneo. I barconi del sogno europeo non si fermano e continuano a partire dalla Libia, in fuga da violenze e abusi, dalle torture dei centri di detenzione, come raccontano i fortunati che ce la fanno. Solo oggi altri tre gommoni sono stati avvistati al largo di Tripoli, due sono stati riportati in Libia, mentre un altro con a bordo 47 migranti è stato soccorso da Sea Watch che resta ora in attesa di indicazioni dalle autorità per un porto sicuro.
Ma la voce più dura nei confronti del traffico di migranti resta quella di Salvini: “Le Ong si dimentichino di ricominciare la solita manfrina del porto in Italia”
L’ultima tragedia è avvenuta ieri mattina, quando le autorità libiche avvistano un gommone in difficoltà con «circa 50 migranti», secondo la loro stima, a nord di Garabulli. La Guardia costiera di Tripoli invia prima una motovedetta - poi costretta a tornare indietro per avaria - e poi allerta un mercantile battente bandiera liberiana per soccorrere il natante. Nel frattempo, un paio d’ore dopo, il gommone viene avvistato anche da un velivolo dell’Aeronautica militare italiana che riferisce di sole 20 persone a bordo alla vista del gommone già semi-affondato. - (PRIMAPRESS)