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Antitrust: multa record di 678 mln di euro per il cartello di finanziarie e case automobilistiche

  • di RED-ROM
  • in Italia
(PRIMAPRESS) - ROMA - E’ una cifra rilevante quella comminata con una multa da 678 milioni di euro dall’Antitrust a società di finanziamenti e a case automobilistiche per aver generato un vero e proprio cartello nella gestione di finanziamenti per l’acquisto di auto. Nel mirino dell’autority è entrato lo scambio di informazioni continuo sui clienti finanziati per l’acquisto della vettura. Per questo cartello, durato una quindicina d'anni, l'Antitrust ha staccato una multa record da quasi 680 milioni di euro al termine di un'istruttoria che si è conclusa lo scorso 20 dicembre. L’Antitrust ha così, multato per 678 milioni di euro gli operatori che gestiscono finanziamenti per l'acquisto di automobili e le case automobilistiche di riferimento per aver creato un vero e proprio cartello nella gestione di finanziamenti per l'acquisto di auto. L'istruttoria,avviata a seguito della presentazione di una domanda di clemenza da parte della società Daimler Ag e Mercedes Benz Financial Services Italia SpA,ha accertato un'intesa per scambio informazioni sensibili su quantità e prezzi,anche attuali e futuri.L'Antitrust, spiega una nota, ha preso le mosse dalla "presentazione di una domanda di clemenza da parte delle società Daimler AG e Mercedes Benz Financial Services Italia S.p.A." - che non a caso si è risparmiata la sua parte di multa da oltre 60 milioni - e "si è conclusa accertando l'attuazione di un'intesa unica, complessa e continuata avente ad oggetto lo scambio di informazioni sensibili relative a quantità e prezzi, anche attuali e futuri". Nel procedimento si ricostruisce come la finanziaria della Mercedes Daimler abbia portato all'Autorità 145 documenti per dare conto "di un'intesa segreta (cartello) posta in essere attraverso un pervasivo scambio di informazioni sensibili tra le principali captive banks" che "ha avuto luogo almeno a partire dal 2003 e fino al 2017". L'intesa prevedeva di scambiarsi "informazioni relative a variabili sensibili nella fissazione delle condizioni per la concessione di finanziamenti e leasing". Come? Il sistema sembra ben collaudato, con tanto di moduli per scambiarsi le informazioni: "Attraverso contatti diretti bilaterali e multilaterali tra le imprese, corredati dalla compilazione e dall'invio di form, anche strutturati, denominati ad esempio 'benchmarking for success'". Non sono mancati i contatti diretti, anche tra i vertici e in ambito associativo, "che hanno avuto ad oggetto i più diversi argomenti, tra i quali: TAEG, estinzioni anticipate dei finanziamenti, 'condividere insieme l'attuale difficile momento', andamento del rischio, e ancora scambi di dati su 'volume distribution, renting, dealer network, approval rate, auto rejection, approval rate calculation', spread e tassi applicati". Durante l'indagine, alla quale hanno partecipato le Fiamme Gialle con il Nucleo speciale Antitrust, si sono riscontrate la "gravità" e la "durata dell'infrazione", alla luce delle quali sono state decise sanzioni pecuniarie per un totale complessivo di 678 milioni di euro. Ricostruendo i dialoghi tra gli addetti ai lavori, si trovano scambi di opinione su come reagire ai tassi Bce e su quali strategie commerciali  adottare in futuro: l'Antitrust ricostruisce come tutto avvenga in un clima di "massima collaborazione". Da parte loro, le case si sono difese sollevando il problema di vizi procedurali e - nella sostanza - dicendo che le finanziarie non sono in concorrenza tra loro, in quanto operano solo a favore delle auto del gruppo di appartenenza, e che i dati scambiati non hanno rilievo concorrenziale. Secondo i dati da loro presentati, infine, l'eterogeneità dei tassi offerti ai clienti dimostrerebbe l'assenza di un coordinamento. Le società multatte sono: Banca PSA Italia S.p.A., Banque PSA Finance S.A., Santander Consumer Bank S.p.A., BMW Bank GmbH, BMW AG, Daimler AG, Merceds Benz Financial Services Italia S.p.A., FCA Bank S.p.A., FCA Italy S.p.A., CA Consumer Finance S.A., FCE Bank Plc., Ford Motor Company, General Motor Financial Italia S.p.A., General Motors Company, RCI Banque S.A., Renault S.A., Toyota Financial Services Plc., Toyota Motor Corporation, Volkswagen Bank GmbH, Volkswagen AG., nonché le associazioni di categoria Assofin ed Assilea. - (PRIMAPRESS)