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I boschi del bellunese rasi al suolo dalla furia delle acque. Zaia: "Provvedimento per il territorio"

  • di RED-ROM
  • in Italia
(PRIMAPRESS) - BELLUNO - Un intero bosco spazzato via dalla furia delle acque e del vento. Così si presenta la vista dell’Alto Agordino, con migliaia di pini spazzati via come fuscelli. Stesso spettacolo dei boschi della Val Visdende e del Cansiglio e alla Culiada, la strada che collega Feltre a Fonzaso dove i platani si sono adagiati uno sopra l’altro. 
Metri cubi di acqua, terra e roccia si muovono come valanga spazzando via tutto lasciando dietro sé un paesaggio, patrimonio Unesco, ormai quasi irriconoscibile.
I comuni della provincia di Belluno non riescono più ad assicurare l'acqua potabile. Le sorgenti sono state invase dall'acqua piovana e da tutto ciò che è stato trasportato. La raccomandazione della prefettura è di : ”Utilizzate l'acqua solo dopo averla bollita almeno cinque minuti”.
Il governatore del Veneto Luca Zaia chiede al premier Giuseppe Conte un provvedimento per il territorio: "Sospensione delle rate dei mutui, di tributi, tasse e imposte per questa gente". Il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli ha inviato sul posto Luigi D'Angelo, il direttore operativo del coordinamento per le emergenze. Nel Bellunese, in questi quattro giorni, hanno perso la vita anche tre persone: Sandro Pompolani è stato schiacciato da un albero; Ennio Piccolin è stato travolto dalla piena di un torrente; Valeria Lorenzini, 81 anni, è stata invece schiacciata da una pianta durante il taglio. - (PRIMAPRESS)