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Vacanze di Natale sulla neve ormai a rischio. Ristoro di 8 mld per lavoratori ed operatori turistici

  • di RED-ROM
  • in Italia
Vacanze di Natale sulla neve ormai a rischio. Ristoro di 8 mld per lavoratori ed operatori turistici
(PRIMAPRESS) - ROMA - Natale si, Natale no. Le ragioni del Governo da una parte, quelle delle Regioni di montagna dall’altra, nella difficile scelta di rinunciare alla parte più remunerativa della “stagione bianca”. Ieri all’appello di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Provincia di Trento, di Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia, la risposta del ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia è stata piuttosto laconica: “Io sono fermamente contrario a spostamenti come quelli che ci sono stati nell’estate”. L’errore commesso dal Governo per il tutti liberi dell’estate non vuole essere commesso di nuovo. E’, dunque, quasi certo che non ci sarà nessuna riapertura nelle feste natalizie. 
Un provvedimento che proibirà l’apertura degli impianti sciistici almeno per tutte le festività natalizie e cioè fino alla prima decade di gennaio. Un vero e proprio colpo al cuore, non solo per le società che gestiscono piste e impianti ma per tutto l’indotto. Si stima che l’economia delle strutture ricettive della montagna vedrebbe annullato dal 60 al 70% del suo fatturato. “Più l’apertura sarà ritardata, più accuseremo il colpo e la stessa sorte toccherà all’indotto» spiega Valeria Ghezzi, presidente dell’Anef, l’associazione che riunisce le aziende del settore degli impianti a fune.
E’ per questo che lo scostamento di bilancio, all’approvazione del Parlamento per giovedì 26 novembre, andrà a "sostenere tempestivamente lavoratori e imprese che, nell'economia complessiva di ciascun anno, dipendono in misura rilevante dal periodo natalizio”. Lo scrive il governo nella relazione al Parlamento con cui si chiede l'autorizzazione al nuovo scostamento da 8 miliardi per gli aiuti anti-Covid. “Si conferma - si legge ancora nella nota governativa - che nel prossimo provvedimento ci saranno misure “ per il sostegno di operatori economici, settori produttivi e cittadini, anche con un utilizzo adeguato della leva fiscale”. Nel frattempo per evitare che lo stop forzato degli impianti neve in Italia faccia trasferire i turisti nella vicina svizzera, si sta cercando di trovare un accordo con i paesi frontalieri per un agreement sanitario. Macron, per quanto riguarda la Francia si esprimerà questa sera in un suo discorso per fare il punto sulla situazione della pandemia. - (PRIMAPRESS)