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Corruzione Sanità: l’EHFCN europeo nomina vicepresidente l’italiano Francesco Macchia

  • di RED-ROM
  • in Italia
Corruzione Sanità: l’EHFCN europeo nomina vicepresidente l’italiano Francesco Macchia
(PRIMAPRESS) - ROMA – C'è del tricolore nel network che riunisce tutte le principali istituzioni europee impegnate contro la corruzione in Sanità, EHFCN. Per la prima volta l'Italia  si vede con un incarico da quando il network è stato fondato, nel 2005. L'Assemblea Generale, ha eletto nel ruolo di vicepresidente, Francesco Macchia, il presidente di ISPE-Sanità – Istituto Per l’Etica in Sanità,  La candidatura era stata avanzata la scorsa settimana da Norvegia e Slovenia, ieri a sorpresa l’elezione all’unanimità dei delegati.      
“Quando nel 2012 ho fondato ISPE insieme ad alcuni professionisti del settore, l’idea era quella di riportare in alto il buon nome del nostro stupendo sistema sanitario universalistico e di contribuire, per quello che può un’associazione, a liberarlo da fenomeni di corruzione, ma anche di ‘cattivo funzionamento’ che generano spese inutili, situazioni da combattere anche laddove non si configuri un reato vero e proprio – commenta il neo vicepresidente Francesco Macchia – Conoscevo l’esistenza del network EHFCN, lo valutavo come un modello ed un punto di arrivo, ma certo non avrei mai immaginato di poterlo servire come vicepresidente. Quando alcuni Paesi hanno avanzato la mia candidatura, e quindi quella di ISPE, l’ho preso come un importante riconoscimento del lavoro fatto in questi anni, ma mai avrei pensato che vi fosse un voto unanime a mio favore, dopotutto ISPE partecipa a questo network da poco più di 5 anni”. 
Le idee per la strada da percorrere nel prossimo futuro sono chiare e sono le stesse che hanno creato un consenso unanime intorno alla candidatura italiana. 
“Questo network è molto potente e sta lavorando moltissimo con i singoli Paesi – spiega il vicepresidente Macchia – Adesso occorre accelerare sulla strada intrapresa negli ultimi anni, quella che va nella direzione di creare un legame sempre più stretto con le istituzioni europee, col Parlamento, con la Commissione: occorre non solo che EHFCN diventi un interlocutore, ma un vero e proprio soggetto collaborante nella costruzione delle politiche anti corruttive”. - (PRIMAPRESS)