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Peter Cincotti parte dalle origini: da Napoli

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Peter Cincotti artista newyorkese, ma da un nome tutto italiano nonno campano, della provincia di Avellino, e nonna piacentina, l'artista ha aperto il suo tour italiano a Napoli, al Teatro Trianon, per poi proseguire per Roma e Padova. Dopo l'esperienza sanremese che lo ha visto premiato, assieme a Simona Molinari con il brano "La felicità", dal Circuito Radiofonico Nazionale "Le 100 Radio", abbiamo incontrato Peter proprio al Teatro Trianon di Napoli, durante il tradizionale soundcheck, della prima tappa del mini tour italiano. D - Ci siamo Incontrati a Sanremo qualche mese fa dove con Simona Molinari siete stati premiati dal circuito nazionale le 100 radio, dove hai lasciato Simona? Peter - "Simona chi? ..non ricordo!!!" D - Parliamo di te e della tua musica le tue origini musicali premiato all’ età di 17 anni al Festival jazz di Montreux per l'interpretazione di A night in Tunisia? Peter - "Prima di fare la mia prima registrazione sono andato al festival jazz in svizzera dove ho suonato il pianoforte in una competizione avevo 17 anni e poi successivamente a questa esperienza ho fatto la mia prima registrazione a l'età di 18 ani e quindi al festival di montreal dove periodicamente durante l'anno vado, perchè lo ritengo un posto veramente speciale". D - Parliamo della differenza dello stile musicale dei tuoi primi albums "Peter Cincotti & On the more" rispetto agli ultimi due della tua carriera... Peter - "E' la musica che cambia e il mio stile si è adattato ai tempi. Ho sempre cercato e suonato ancor prima dei miei primi dischidi musica jazz, un mix di musica che spaziava dal pop al rock al blues e questo si è riflesso nei miei primi albums musicali. Ma ogni anno qualcosa cambia e si riflette sul mio stile musicale." D - Se dovessi sceglere una canzone dai vecchi albums, cosa scegleresti? Peter - "Non saprei ....dal mio primo album forse la canzone Sway.....oppure dal secondo album He's Watching che io ho scritto...prima dell'album East Of Angel Town...interamente scritto da me scelgo...good bye Philadelfia." D - Parliamo del nuovo Album uscito sotto etichetta EGEA. Perchè il nome Metropolis? Peter - "Ho visto un cartello all'uscita di una città, era solo una foto interessante che rappresentava una città distorta e questa mi ha dato l'idea di dare il nome alla canzone e all'album. Stavo comunque scrivendo una serie di testi, ed ero alla ricerca di una canzone che desse un senso di congiunzione per tutte le altre. Quando ho poi scritto Metropolis l'ho trovata giusta per dare un senso a tutto l'album. Questo album "Metropolis" in genere vuole essere la seconda parte o il continuo dell'album East Of Angel Town,quasi una connessione logica." D - Parlando del nuovo disco ci vuoi indicare il perchè della scelta del singolo iniziale, "My religion"? Peter - "Non esiste una ragione, per ogni nazione è stato scelto un singolo capofila del disco." D - Scegli un brano del nuovo album. Peter - "Il nuovo singolo che stiamo promuovendo adesso e che suonerò anche stasera." D - Oltre questo tour cosa farai ti chiuderai ancora in studio per un altro album o è ancora presto? Peter - "Si certo sto scrivendo un sacco di nuova musica,quando sono in tour scrivo e lavoro tanto per fare nuove cose e registrerò presto nuove canzoni e ho in mente un musical da farsi a new york sullo stile broadway, e sto lavorando a tante cose diverse e nella prossima estate a seguire avrete tante belle sorprese vedrete." Non resta che aspettare guardando e ascoltando il mutamento musicale che questo artista sta portando avanti. Intervista disponibile anche in video cliccando "QUI".  - (PRIMAPRESS)