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Addio a Luigi Necco, tra i più bravi giornalisti napoletani di sempre

  • di Paolo Picone
  • in Sport
(PRIMAPRESS) - NAPOLI - Luigi Necco ci ha lasciati. Non era solo uno dei migliori giornalisti napoletano di sempre, un volto noto della trasmissione condotta da Paolo Valenti negli anni '80, "Novantesimo Minuto", ma un uomo di grande cultura, uno che anche alla tenera età di 83 anni riusciva ancora a stupirsi ed a farsi delle domande. La sua simpatia e i suoi benevoli sfottò per tutti quelli che attaccavano il suo Napoli sono tra le cose più belle che ci ha lasciato. Ma io voglio ricordare un episodio che ci lega e che pochissimi conoscono. Da giovanissimo giornalista, un'estate di quasi 23 anni fa, ero stato nominato addetto stampa di una nota discoteca di Palinuro e di un hotel. Albergo in cui soggiornava proprio Luigi Necco con una troupe della Rai. Lui si trovava in Cilento per riprendere i luoghi più suggestivi e forse meno conosciuti della zona. io conoscendo bene quei luoghi mi offrii di accompagnarlo a visitare lo splendido Borgo Medievale di San Severino di Centola, a pochi passi proprio da Palinuro, in collina. Venne in auto con me, ma non facemmo in tempo ad arrivare sul posto, perchè prima di salire sul Borgo scoprì un paesaggio inaspettato, una sorta di Gran Canyon atraversato dal fiume Mingardo. Mi chiese improvvisamente di fermare l'auto. E così fece fare anche all'altra in cui ci seguivano i suoi collaboratori. Era stupefatto, meravigliato come un bambino a cui all'improvviso viene donato un giocattolo. Ci fermammo quasi venti minuti a girare con le telecamere quel paesaggio che lo aveva quasi commosso. Mi continuava a ringraziare per averlo condotto in quel posto. Per me che ero un suo fan e che lo ricordavo narrare le gesta del Napoli di Maradona fu un momento magico.  Ecco questo è il mio ricordo più bello di Luigi Necco, un grande giornalista, ma anche e soprattutto un grande uomo. - (PRIMAPRESS)